Slittato ad oggi l’avvio della Sessione di Bilancio in Senato per esaminare la legge di stabilità

È slittato ad oggi 23 ottobre l’avvio della Sessione di Bilancio per esaminare la legge di stabilità e che quest’anno parte dal Senato. A causa della mancanza di tempo per valutare i testi, infatti, la seduta della Commissione bilancio, che precede le comunicazioni del presidente di Palazzo Madama, è stata fissata per questa mattina. Sempre secondo quanto si apprende è possibile che già giovedì inizi il ciclo di audizioni anche se la parte centrale si terrà all’inizio della prossima settimana.

“La disciplina delle finanze pubbliche è necessaria”, ma è socialmente “accettabile” solo se c’e’ una “ricompensa”, una “prospettiva”. Così il premier Enrico Letta, nel suo intervento di ieri a Montecitorio in vista del vertice Ue di fine ottobre. “I sacrifici” e la “disciplina delle finanze pubbliche sono necessari, ma accettabili se poi c’e’ una ricompensa, se c’e’ una svolta, una uscita, una prospettiva”, ha detto Letta, sottolineando che “per uscire dalla crisi la via giusta è unire maggiore responsabilità e maggiore solidarietà”.

”La legge di stabilità non è il quinto Vangelo e ci sono grandi margini in Parlamento per intervenire”. Lo ha dettoAngelino Alfano, segretario del Pdl intervistato da Radio Anch’io. ”Nella legge di stabilità ci sono – ha aggiunto il vicepremier – luci ed ombre, ma serve un approccio costruttivo perché chi dice solo che non va bene vuol dire che intende far cadere il Governo”.

”Migliorare si può. Chi vuole modifiche deve però aiutarci e indicare anche le risorse. Altrimenti si può modificare a saldi invariati e allora si possono fare delle redistribuzioni”. Così il sottosegretario al Tesoro Pier Paolo Barettarisponde ai cronisti in Senato.

Nel prospetto degli effetti del d.d.l. sui saldi di finanza pubblica si legge che il totale delle coperture della legge di stabilità ammonta nel 2014 a 11,432 miliardi di euro; le maggiori entrate, sul saldo netto da finanziare, pesano per 7,221 miliardi di euro, mentre le minori spese per 4,2 miliardi. È quanto si legge.
Oltre alle maggiori entrate e alle minori spese, nel prospetto degli effetti del disegno di legge stabilità sui saldi di finanza pubblica, vengono indicate a parte, sempre nella tabella sul saldo netto da finanziare per il 2014, anche maggiori spese per 9,450 miliardi di euro e minori entrate per 2,645 miliardi.

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