Sindaci a Montecitorio: pronti a chiedere autonomia finanziaria

“Siamo giunti a un punto limite, le risorse non possono essere contratte indefinitamente oltre ogni limite compatibile. Chiediamo che si apra una stagione nuova nei rapporti tra Stato, Parlamento, Comuni, che si basi sul riconoscimento diautonomia“. A dirlo è stato il presidente dell’Anci Piero Fassino chiudendo l’evento che ha visto oltre 600 sindaci nell’aula della Camera (> il discorso del Presidente Anci Piero Fassino).

Fassino ha chiesto quindi autonomia finanziaria, “a partire dal superamento del Patto di stabilità che blocca gli investimenti”. E ancora: “Autonomia fiscale superando il sistema fisso della tassazione. Si dica – ha aggiunto il presidente dell’Anci – quali sono i nostri tributi e su quelli i comuni abbiano” piena autonomia. Fassino ha poi puntato il dito contro la “proliferazione continua di decreti”. 

Il sindaco di Torino ha quindi auspicato un confronto su questi temi già nella prossima legge di stabilità, “un confronto con il governo e le commissioni che vada al di là di audizioni puramente formali”, ha sottolineato Fassino, che ha avanzato l’ipotesi di istituire “una conferenza interistituzionale che veda insieme i presidenti di Camera e Senato, il Ministro dei rapporti con il Parlamento e delle autonomie, il presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Anci, e che consenta di condividere responsabilità e scelte”. “Da parecchi anni viviamo una contraddizione – aveva evidenziato Fassino all’inizio del suo intervento – da una parte la crisi fa crescere la domanda di tutela e di sostegno che i cittadini ci rivolgono, dall’altra tra il 2010 e il 2013 da 16,5 miliardi erogati dallo Stato si è passati a 2,5 miliardi, l’85% in meno”.

> Gli interventi dei sindaci Guido Castelli (Ascoli Piceno), Massimo Zedda (Cagliari), Attilio Fontana (Varese),Elisabetta Tripodi (Rosarno), Sara Biagiotti (Sesto Fiorentino), Enzo Bianco (Catania), Federico Pizzarotti (Parma) e Umberto Di Primio (Chieti)

Renzi, dal 2015 unica tassa nei comuni

E proprio ieri a Quinta Colonna il premier Renzi ha annunciato: “Non da quest’anno perché quest’anno c’è la Tasi che è una scelta del passato, ma dal 2015 ci sarà un’unica tassa, secca, chiara” nei comuni per case, strade, asili, giardini e servizi. Il comune deciderà quale aliquota “mettere e sarà responsabile davanti ai cittadini”.

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