Segretari comunali: Anci chiede confronto Governo-Anci-Upi

La richiesta è stata avanzata da Comuni e Province al tavolo della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali che si è riunita l’altro ieri al Viminale

“Istituire un tavolo di confronto fra il Governo, l’Anci e l’Upi per affrontare le complesse questioni relative alla soppressione dell’Agenzia autonoma per la gestione dell’Albo dei  segretari comunali e provinciali e la riforma dello status dei segretari comunali”. Questa la richiesta che Comuni e Province hanno presentato al tavolo della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali che si è riunita il 6 ottobre al Viminale.       
Le istanze di Anci e Upi, contenute in un documento, sono state illustrate dal Vice presidente Anci e sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini: “è necessario – ha detto – concordare un quadro normativo in materia di organizzazione e personale degli enti locali così da dotare gli enti di una figura apicale capace di assicurare efficienza e buon andamento all’amministrazione”.
Per Comuni e Province il ritorno dei segretari comunali alle dipendenze del ministero dell’Interno, come previsto dalla legge 122/2010, “oltre ad apparire di dubbia legittimità costituzionale, determina incoerenze ed incongruenze nella gestione concreta del rapporto tra segretario comunale e organo politico di riferimento”. Ma non solo: Anci e Upi denunciano pure che “il costo del segretario comunale grava interamente sull’ente locale” pur non avendo “alcuna titolarità nella gestione del rapporto di lavoro dello stesso segretario”.
Secondo Comuni e Province “le incongruenze ed incoerenze che caratterizzano la situazione attuale impongono un urgente ripensamento complessivo della figura del segretario in linea con il riconoscimento dell’autonomia degli Enti Locali e dunque con il processo di riforma federalista in fase di attuazione”.

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