Sanità con costi trasparenti

Costi della sanità trasparenti (e via web) mentre dal Parlamento si sottolinea che l’introduzione dei costi standard in sanità deve tenere conto non solo dei risultati di bilancio ma anche della qualità dell’assistenza. Per garantire “trasparenza” e dare ai cittadini “la possibilità di scegliere” presto saranno pubblicati sul sito del Ministero della salute i risultati ottenuti dalle strutture ospedaliere “per alcune patologie selezionate”, ha annunciato ieri il Ministro della salute, Ferruccio Fazio, nel suo intervento alla presentazione di una risoluzione della Commissione sanità del Senato sul federalismo fiscale in sanità. I senatori scrivono che il punto di riferimento “di tutta l’attività economica e organizzativa in sanità devono rimanere i Lea (Livelli essenziali di assistenza)”, come hanno spiegato i relatori del documento, Lionello Cosentino e Raffaele Calabrò, perché va garantito “il diritto alle cure per tutti i cittadini”. Non ci possono essere differenze “tra regioni più ricche e regioni più povere”. Serve, insomma, “uno sforzo solidale”, che parta però dall’assegnazione di “risorse adeguate”. Si può “spendere meglio”, ma, si legge nel documento, “non si può spendere meno”. Il fabbisogno, quindi, non deve essere determinato “al di sotto di quella soglia che in questi anni è stata concordata tra lo Stato e le regioni con il Patto per la salute”. Il riparto dei fondi, poi, dovrà “obbedire al principio dell’eguaglianza dei cittadini di fronte al bisogno di cure” e i senatori chiedono al governo di riferire al Parlamento prima di proporre in Conferenza Stato-Regioni “i criteri che si intendono utilizzare per ‘pesare’ la spesa pro capite” che devono essere “oggettivi e certi” e non, è il monito della commissione, “la risultante di calcoli confusi e di pasticciati compromessi”. La commissione propone inoltre di introdurre un sistema nazionale di valutazione della qualità delle cure, sul modello inglese. Quanto alla gestione dei piani di rientro, i senatori propongono che i commissari siano affiancati da “veri e propri uffici commissariali straordinari” con le adeguate strutture tecnico-scientifiche. “La risoluzione è un contributo propositivo che il Governo apprezza e sarà certamente un ulteriore strumento a nostra disposizione”, ha commentato il ministro Fazio il quale ha anche approvato la richiesta della commissione di maggiore trasparenza nella scelta dei dirigenti con la pubblicazione sul web dei loro curricula e degli obiettivi assegnati. Fazio ha sottolineato che la questione è affrontata nel disegno di legge sul governo clinico (‘fermo’ alla Camera, dopo che la maggioranza è andata sotto in Aula su due emendamenti del Pd). “Ci auguriamo – ha sottolineato il Ministro – che il provvedimento possa riprendere a breve il suo percorso in commissione”. Ma ci sono altri sforzi che il ministero ha già messo in campo in direzione della trasparenza: “Sono già in rete – ha ricordato Fazio – i 34 indicatori” per misurare l’appropriatezza, l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati dalle regioni. E “a breve” arriveranno anche gli indici per la valutazione delle performance delle strutture ospedaliere “per tutte le Regioni, con indicazioni di esito su mortalità e morbilità per alcune patologie”. Sempre sul fronte della trasparenza andranno poi “implementate”, ha concluso Fazio, le “Carte dei servizi. Abbiamo già quella per il parto, ma il sistema va esteso, in modo che i cittadini possano avere tutte le informazioni necessarie per scegliere la struttura cui affidarsi”.

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