Riforma p.a., ANCI e Corte dei conti in audizione alla Camera

Ieri in audizione presso la Commissione Affari costituzionali della Camera la Corte dei conti e l’Associazione nazionale dei Comuni hanno espresso il loro parere sulla legge delega di riforma delle amministrazioni pubbliche

La Corte dei conti ha messo in guardia sul riordino delle partecipate (>> il testo dell’audizione), contenuto nella delega, che, così come è formulato, rischia di far restare inattuate diverse novità. 
Tra le altre cose, ha sottolineato il presidente della Corte Raffaele Squitieri, “manca l’esplicita indicazione di obiettivi di tipo quantitativo, espressi in termini di risparmi da realizzare, o di numero di società da aggregare o sciogliere, ovvero di volumi finanziari entro cui contenere i trasferimenti a tali società partecipate”.
Secondo la Corte, “permangono ancora diverse disposizioni connotate da insufficiente specificazione, che potrebbero determinare il rischio di eccesso di delega, se non di restare inattuate proprio per la loro genericità”.

Per l’ANCI (>> il documento unitario ANCI-UPI presentato in audizione) il sindaco di Belluno e presidente della commissione Personale e relazioni sindacali dell’associazione, Jacopo Massaro, al termine dell’audizione ha dichiarato:
“Come Anci esprimiamo soddisfazione per il testo del disegno di legge per la riorganizzazione della p.a., uscito in prima lettura dal Senato e attualmente all’esame della Commissione Affari costituzionali della Camera. Apprezziamo che nel confronto con il Governo e nel primo passaggio parlamentare siano state recepite alcune richieste Anci, ma al tempo stesso auspichiamo che nel prosieguo dell’iter parlamentare ci siano ulteriori miglioramenti del provvedimento rispetto alle questioni più delicate: digitalizzazione della p.a., revisione delle regole su trasparenza e prevenzione della corruzione, dirigenza pubblica, semplificazioni normative”. Così il sindaco di Belluno e presidente della commissione Personale e relazioni sindacali Anci, Jacopo Massaro, al termine dell’audizione alla Camera in cui Anci è stata ascoltata in merito alla legge delega di riforma delle amministrazioni pubbliche.

“Al Senato è stata accolta la nostra richiesta relativa alla previsione di una figura apicale negli enti locali alla quale sia rimessa la responsabilità complessiva di garantire il raccordo tra la politica e l’amministrazione e l’attuazione dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Questo disegno deve essere migliorato e affinato, in particolare la nuova figura del dirigente apicale degli enti locali deve essere unica e legata al mandato amministrativo, stante il suo ruolo strategico”.

“Abbiamo poi chiesto – aggiunge il sindaco di Belluno – che nella delega relativa alla semplificazione normativa in materia di lavoro pubblico si risolvano anche le problematiche applicative delle regole che disciplinano iltrattamento economico accessorio del personale, oggi fonte di grande incertezza applicativa, e ci sia una razionalizzazione dei controlli sugli enti locali, che così come sono concepiti oggi creano appesantimenti procedurali, con un forte impatto organizzativo, costi e personale dedicato”. “Se vogliamo semplificare – conclude quindi Massaro – lo si faccia disboscando le giungla normativa puntando su controlli veri e sull’eliminazione di tutte quelle ‘carte’ e regole inutili”.

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