Riforma dirigenza pubblica: l’’approvazione in esame definitivo del Cdm

Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, il decreto di riforma della disciplina della dirigenza pubblica. L’art. 11 della legge 124/2015 conferiva al Governo la delega a riscrivere la disciplina della dirigenza pubblica. Dalle prime indiscrezioni sono molte le modifiche rispetto al testo iniziale approvato in prima lettura dal Governo il 25 agosto.

Consulta la bozza del decreto sulla dirigenza entrata nel Consiglio dei ministri.

Innanzitutto, aderendo ad una espressa condizione posta dalle Commissioni parlamentari e dal Consiglio di Stato, si rinvia l’entrata in vigore del decreto al 1 marzo 2017. Ciò al fine di consentire l’approvazione delle modifiche al Testo unico sul Pubblico Impiego che riguarderanno anche la valutazione, introducendo regole necessarie, secondo quanto evidenziato dal parere del Consiglio di Stato, la cui mancanza rischia di compromettere la funzionalità dell’intero impianto della riforma.

Consulta il fresco articolo di approfondimento in materia del nostro esperto Amedeo Scarsella.

Nell’iter procedurale di approvazione del decreto attuativo della Riforma Madia sono stati acquisiti i pareri parlamentari e si è tenuto conto delle indicazioni del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata. Nello specifico, il sistema della dirigenza sarà costituito dal ruolo dei dirigenti statali, dal ruolo dei dirigenti regionali e dal ruolo dei dirigenti locali. Ogni dirigente può ricoprire qualsiasi ruolo dirigenziale; la qualifica dirigenziale è infatti unica. Alla dirigenza si accede per corso-concorso o per concorso.

Per una visione d’insieme sul discusso disegno di riforma della dirigenza pubblica (che tante polemiche ha sollevato):
– qui disponibile il parere del Consiglio di Stato 14 ottobre 2016, n. 2113
– qui invece è consultabile il parere della Conferenza Stato-Regioni datato 3 novembre 2016
– la Pagina speciale sulla Riforma Madia

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