R.I.P. STEVE

Il mondo della Mela è in lutto: dopo una lunga battaglia contro il cancro, il suo più celebre timoniere, Steve Jobs, ha dovuto arrendersi dinanzi ad una sfida che si è rivelata impossibile da affrontare. Jobs si è spento all’età di 56 anni, gran parte dei quali trascorsi in quel di Cupertino, prima per allattare la propria creatura, nata in un garage in collaborazione con Steve Wozniak, poi per ristabilirne le sorti nel corso degli anni ’90.
«Siamo tremendamente dispiaciuti di annunciare che Steve Jobs si è spento questa notte»: con queste parole è giunto l’annuncio sul sito ufficiale della società, la quale ha prontamente sostituito la propria homepage, rimuovendo tutte le novità presentate nel corso del keynote tenuto da Tim Cook proprio due giorni fa, per celebrare il proprio ex CEO e fondatore per ricordare il suo fondamentale ruolo nella storia del gruppo, giunto a livelli storici proprio grazie al carisma e alle doti di Jobs.

Apple ha perso un genio visionario e creativo, e il mondo ha perso una persona straordinaria. Chi di noi ha avuto la fortuna di conoscere Steve e lavorare con lui ha perso un amico, una guida, una fonte di ispirazione. Steve lascia un’azienda che solo lui avrebbe potuto costruire, e il suo spirito resterà per sempre lo spirito di Apple.

Il destino ha voluto poi che l’ex numero uno della società venisse a mancare proprio il giorno dopo la presentazione dei nuovi iPhone 4S, di iOS 5 e di iCloud, con gli ultimi due prodotti che hanno rappresentato l’argomento principale della WWDC 2011, ovvero dell’ultima conferenza tenuta da Steve Jobs prima delle dimissioni. Il keynote del 4 ottobre è stato infatti tenuto da Tim Cook, nuovo CEO su suggerimento dello stesso Jobs, il quale sembra aver voluto osservare l’esordio sul palcoscenico del nuovo timoniere prima di poter salutare definitivamente la propria creatura.
Il lutto non coinvolge poi la sola Apple, ma l’intero mondo tecnologico e non: messaggi di condoglianze sono giunte in quel di Cupertino da Bill Gates, amico e rivale di Jobs di lungo corso, dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha definito l’ormai ex guru «uno dei più grandi innovatori d’America», e da numerose altre società, più o meno legate alla Mela. Una Mela che piange il suo creatore, ma che saprà certamente riprendersi e riprendere la strada indicata a suo tempo dal suo numero uno.

Ricordi e ringraziamenti. Unico, visionario, originale, folle. Il mondo in queste ore sta rendendo il proprio tributo a Steve Jobs, l’uomo che ha infilato auricolari bianchi nelle orecchie di milioni di persone, l’uomo che ha rivoluzionato il mondo della musica, l’uomo che ha reinventato il telefono, l’uomo che ha dato vita nuova al concetto del touchscreen. L’uomo che, partendo da una mela, ha cambiato il mondo.

Barack Obama
«Steve è stato uno dei più grandi innovatori americani – il coraggio di pensare in modo diverso, il coraggio di credere di poter cambiare il mondo e talentuoso abbastanza da riuscire a farlo. […] Il mondo ha perso un visionario.E non ci sarà mai tributo più grande al successo di Steve che non il fatto che gran parte del mondo saprà della sua dipartita tramite uno dei device che egli aveva inventato».

Tim Cook
«Apple ha perso un genio visionario e creativo e il mondo ha perso un incredibile essere umano. Quelli come noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con Steve hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve si lascia dietro una compagnia che solo lui avrebbe potuto realizzare, e il suo spirito sarà per sempre il fondamento della Apple. Abbiamo in programma una celebrazione della vita straordinaria di Steve per i dipendenti Apple che si terrà a breve. Se volete condividere i vostri pensieri, ricordi e cordoglio nel frattempo, si può semplicemente scrivere a rememberingsteve@apple.com. Nessuna può esprimere adeguatamente la nostra tristezza per la morte di Steve e la nostra gratitudine per l’opportunità di lavorare con lui. Onoreremo la sua memoria dedicando noi stessi alla continuazione del lavoro che lui amava così tanto».

Board of Director Apple
«La brillantezza, la passione e l’energia di Steve erano la fonte di incalcolabili innovazioni che hanno arricchito e migliorato la vita di ognuno di noi. Il mondo è immensamente migliore grazie a Steve».

Steve Wozniak
«Abbiamo perso qualcosa che non potremo avere indietro. Per come la vedo io, il modo in cui la gente ama i suoi prodotti dimostra che […] ha portato molta vita nel mondo ».

Bill Gates
«Ci siamo conosciuti circa 30 anni fa e siamo stati colleghi, concorrenti ed amici per più di metà della nostra vita. Il mondo incontra raramente uno che abbia avuto un impatto tanto profondo quanto quello che ha avuto Steve, i cui effetti si faranno sentire per molte generazioni ancora. Per quelli come noi abbastanza fortunati da arrivare a lavorare con con lui, è stato un grande onore. Steve mi mancherà immensamente».

Steve Ballmer
«Voglio esprimere le mie più profonde condoglianze per la dipartita di Steve Jobs, uno dei fondatori della nostra industria ed un vero visionario. Il mio cuore è con la sua famiglia, con chiunque in Apple e con tutti coloro i quali sono stati toccati dal suo lavoro».

Mark Zuckerberg
«Steve, grazie per essere stato un mentore e un amico. Grazie per averci mostrato che ciò che costruisci può cambiare il mondo. Ci mancherai».

Sergey Brin
«Fin dai primi giorni di Google, ogni volta che Larry ed io abbiamo cercato l’ispirazione in termini di visione e leadership, avevamo bisogno di guardare non più in là di Cupertino. Steve, la tua passione per l’eccellenza è sentita da chiunque abbia mai toccato un prodotto Apple (incluso il MacBook da cui sto scrivendo in questo momento). A nome di tutti noi di Google e più in generale noi del mondo della tecnologia, ci mancherai moltissimo. Le mie condoglianze alla famiglia, agli amici ed ai colleghi di Apple».

Google.com

Tributo Google a Steve Jobs Tributo di Google per Steve Jobs

 

Micheal Dell
«Oggi il mondo ha perso un leader visionario, l’industria della tecnologia ha perso una iconica leggenda ed io ho perso un amico».

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