Primo sì dell’Esecutivo alla riforma dei controlli contabili e all’introduzione di criteri certi per la spending review delle amministrazioni centrali dello Stato. Il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare il decreto legislativo attuativo della riforma della contabilità di Stato (legge 196/29) che prevede il riordino dell’attività di verifica sulla regolarità amministrativa degli atti che comportino oneri a carico del bilancio dello Stato e il potenziamento dell’analisi e della valutazione sulle procedure di spesa. Il decreto introduce l’obbligo per i collegi dei revisori dei conti e sindacali di controlli almeno trimestrali e riscontri sulla consistenza di cassa e sulla esistenza di valori dei titoli di proprietà nonché sui depositi e titoli a custodia. Altra novità, il monitoraggio della programmazione e la corretta applicazione delle norme. L’attività di analisi e di valutazione dovrà essere attuata con l’elaborazione e l’affinamento di metodologie per la definizione dei fabbisogni di cassa avvalendosi di modelli provenienti dall’analisi economica e statistica. Nel decreto anche la semplificazione delle procedure e il controllo preventivo solo degli atti con effetti finanziari per il bilancio dello Stato, incluse future spese ricorrenti e di particolare significato, come il riconoscimento del trattamento del personale. Gli atti dichiarati segreti o eseguibili con particolari misure di sicurezza saranno esentati dalle verifiche preliminari, ma comunque sottoposti al controllo contabile successivo.
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