Politiche per le città finanziate con l’Imu

Fonte: Italia Oggi

Una quota dell’Imu potrebbe servire a gestire le politiche nazionali per le città. Alimenterebbe il fondo a disposizione dell’organismo unico, prossimo venturo, deputato ad attuare l’Agenda urbana, gestendola anche finanziariamente. Il nuovo organismo riunirebbe tutte le competenze che oggi, invece, sono distribuite in molti dicasteri. La proposta sull’utilizzo di una quota parte dell’Imu per le politiche delle città è contenuta nel documento «Metodi e contenuti sulle priorità in tema di Agenda urbana» elaborato dal Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu) e costituisce l’eredità del ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, per il nuovo esecutivo. È stato redatto mentre a Bruxelles si sta lavorando alla definizione delle regole che organizzano la programmazione comunitaria 2014-2020. Programmazione Ue dove le politiche urbane, con la riqualificazione edilizia, in senso di risparmio e di efficienza energetica, oltre all’incremento dell’edilizia sociale e la valorizzazione del patrimonio pubblico non utilizzato, sono ritenuti strategici insieme ai programmi per le Smart City. Il documento di Barca riassume quanto finora realizzato in materia di politiche di riqualificazione urbana e di sviluppo delle città accompagnate da programmi di welfare, istruzione, mobilità, sicurezza e ordine pubblico, turismo, finanza locale, governance, evidenziandone criticità e priorità da attuare per una visione strategica di sviluppo il più possibile condivisa. Riguardo i finanziamenti delle politiche urbane, il testo del Cipu, coordinato dal ministro Barca, e che ha visto il coinvolgimento dei ministeri e degli enti locali, ha ipotizzato l’utilizzo di una quota della finanza locale. «Accanto agli ordinari capitoli di spesa già dedicati a interventi riconducibili a politiche urbane», si legge, «si potrebbe valutare che una quota, anche non rilevante, delle entrate Imu, dal 5 al 7%, pari a 1,2 e 1,7 miliardi di euro, possa essere destinata quale provvista finanziaria a disposizione del centro di competenza che assume la responsabilità istituzionale dell’Agenda urbana».

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