Pensioni integrative nella p.a.

Si chiama Sirio, il terzo fondo di previdenza complementare dei dipendenti della pubblica amministrazione che può contare su un potenziale bacino di circa 350.000 utenti, tenuto conto che interessa i dipendenti dei ministeri, del parastato, della presidenza del consiglio, del Cnel, dell’Enac e al fondo potranno aderire università e ricerca, l’agenzia del demanio, le agenzie fiscali, il coni e le federazioni sportive. L’atto costitutivo è stato firmato ieri dall’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali interessate. Il Fondo Sirio va a fare compagnia ad Espero, per i dipendenti della scuola – circa 1milione di potenziali utenti – ed al Fondo Perseo, per i dipendenti delle regioni ed autonomie locali e sanità – circa un milione e 200.000 addetti. Si tratta di uno strumento che – come gli altri – implementa il secondo pilastro della previdenza, quella complementare di fonte negoziale, parallela al sistema generale obbligatorio in tutti i comparti e le aree della pubblica amministrazione. Il fondo si basa su un sistema di finanziamento a contribuzione definita e a capitalizzazione individuale. Il fondo ha avuto il primo la con l’accordo istitutivo del 1° ottobre 2007, seguito – spiega una nota dell’Aran – da un’opera di completamento della strumentazione normativa, necessaria per adeguare l’impianto giuridico preesistente, realizzata anche grazie all’intervento congiunto delle varie istituzioni interessate: funzione pubblica, lavoro, economia e finanze, comitati di settore. “L’Aran, che ha curato tutte le fasi propedeutiche alla costituzione, anche in raccordo con le organizzazioni sindacali del settore, esprime viva soddisfazione per il risultato acquisito, frutto pure di una costante collaborazione con Inpdap e Covip (Commissione di vigilanza sui fondi)”, afferma la nota, specificando che con la firma dell’atto costitutivo di ieri, tutti i dipendenti contrattualizzati della pubblica amministrazione, circa 2.800.000 di lavoratori, potranno beneficiare del sistema della previdenza complementare. Stesso concetto ribadito anche dai sindacati, i quali sottolineano che la firma del rogito notarile e la nomina del Cda del fondo completano il percorso sostenuto dai sindacati di categoria per costruire un sistema pensionistico articolato, in grado di garantire ai lavoratori pubblici un reddito adeguato anche dopo l’uscita dal mercato del lavoro. Per i segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Benedetto Attili (Uil-Pa) si tratta di una grande opportunità che riguarda oltre 250.000 potenziali iscritti al fondo. Un risultato, rimarcano, che viene incontro alle richieste dei lavoratori preoccupati del loro futuro previdenziale. Tanto più alle soglie dell’andata a regime del sistema contributivo che determinerà una netta riduzione dell’importo della pensione “obbligatoria” erogata anche per i lavoratori pubblici. Il rapporto tra pensione ed ultima retribuzione, infatti, è destinato a diminuire drasticamente, rispetto al sistema retributivo, scendendo dall’80% fino al 60% o 50%. Un rischio previdenziale che tocca soprattutto i lavoratori più giovani (in particolare nella fascia di età tra i 45 e i 50 anni) ma che potrebbe non risparmiare coloro che rientrano nel cosiddetto sistema misto (parte retributivo e parte contributivo). In questo senso, sottolineano Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa, la previdenza complementare è fondamentale sia per garantire un reddito pensionistico aggiuntivo, sia per annullare gli effetti della riduzione dell’importo della pensione. Oltre ad un rendimento presumibilmente superiore a quello previsto per legge per il Tfr, chi deciderà di aderire al fondo potrà beneficiare, rimarca una nota congiunta, di un versamento contributivo mensile da parte del datore di lavoro, della deduzione Irpef dei contributi versati, della possibilità di richiedere per specifiche esigenze l’anticipo su quanto maturato. Completata l’istituzione del fondo, parte ora la fase operativa, intanto a breve inizierà la campagna di adesione tra i lavoratori pubblici delle amministrazioni centralizzate per diffondere informazioni relative al fondo.

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