TORINO – “Non abbandoniamo la missione della conservazione delle aree protette, ma diamo sempre più spazio alla loro fruizione da parte dei cittadini”: così l’assessore William Casoni riassume le linee guida delle nuove norme che regolano attività e funzioni dei parchi della Regione Piemonte.
Si tratta di un testo unico che, nel recepire alcuni rilievi mossi dalla Corte Costituzionale sui rapporti e le competenze fra Stato e Regione, si propone di snellire il sistema e di arrivare a una maggiore semplicità operativa, visto che i cosiddetti ‘Piani d’Areà, adesso potranno essere approvati direttamente dalla giunta.
Tra le modifiche salienti vi è poi quella a riguardo dei tempi sugli indennizzi per i danni provocati dai selvatici, che sono ora regolamentati “entro i 90 giorni” e – in linea con le indicazioni della nuova legge finanziaria – la riduzione dei componenti nei consigli di amministrazione dei Parchi, che scendono a cinque membri (due di nomina regionale, uno di nomina provinciale e due nominati dalla comunità del parco). “L’obiettivo della normativa – ha concluso Casoni – è quello di creare unitarietà d’intenti e di costruire finalmente un “sistema dei parchi”, rendendo le aree delle vere e proprie risorse ed offrendo sempre maggiori servizi ai cittadini”.
Parchi Piemonte: norme più snelle
Sempre più spazio alla fruizione da parte dei cittadini
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