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Pagamenti Imu con opzione

Il contribuente potrà scegliere se pagare l’Imu sulla prima casa in due o tre rate: entro il 16 giugno potrà decidere se pagare il 33% e avere a disposizione altre due rate, settembre-dicembre, oppure pagare il 50 per cento a giugno e l’altra a metà a dicembre. Il contribuente che deciderà di versare in due sole rate avrà versato solo il 50 per cento invece che il 66. Questo quanto prevede un emendamento al dl fiscale (n. 16 del 2012) approvato ieri in Commissione finanze alla Camera e proposto dall’Udc. Diverse sono le modifiche apportate in tema di imposta municipale e non solo dal decreto che da oggi, dopo il via della commissione, sarà all’esame dell’aula. Il governo non esclude, anzi lo ritiene probabile, di mettere la fiducia sul decreto fiscale, come il ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha comunicato alla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il d.l. fiscale sarà all’esame dell’aula del Senato il 23 aprile e avrà il via libera definitivo, in terza lettura, il 24 aprile. Ecco le novità delle ultime ore.

Tassa scopo
I comuni potranno disciplinare con proprio regolamento la tassa di scopo: gli enti locali si potranno sostituire allo Stato nella revisione dell’imposta.

Tagli
In arrivo nuovi tagli alle spese rimodulabili dei ministeri, per l’Inps, l’Inail e i Monopoli di Stato. I tagli dovrebbero coprire le agevolazioni previste per il pagamento dell’Imu e sono pari a 280 milioni di euro nel 2012 e 180 milioni nel 2013 per i ministeri, 12 milioni per l’Inail, 48 milioni per l’Inps, 11 milioni per i Monopoli tutti nel 2012.

Beauty contest
Via libera all’emendamento al decreto fiscale in materia di frequenze televisive. L’emendamento presentato dal Governo annulla il beauty contest e impone una gara pubblica sulle frequenze tv. La Commissione ha approvato il testo nella sua formulazione originaria.

Imu anziani
I comuni potranno scegliere di far pagare un Imu agevolata agli anziani o ai disabili possessori di prima casa che però sono residenti in istituti di ricovero permanente. Nella modifica viene posta la condizione che la casa di proprietà non risulti affittata.

Bollettino per l’Imu
L’Imu potrà essere pagata anche mediante bollettino postale e non solo attraverso l’F24, ma solo dal primo dicembre prossimo.

Tassa di sbarco
In arrivo un’imposta di sbarco di massimo un euro e mezzo per chi mette piede sulle isole minori come Eolie, Giglio, Capri, Ischia. La tassa sarà alternativa all’imposta di soggiorno ma riguarderà anche il “turismo pendolare” e servirà “ai Comuni delle isole minori, ovvero a quelli nel cui territorio insistono isole minori per finanziare interventi in materia di turismo, beni culturali e ambientali e servizi pubblici locali”. L’imposta di sbarco sarà riscossa dalle compagnie di navigazione che incorreranno in sanzioni nel caso di “omessa o infedele dichiarazione”. Saranno esenti dalla tassa “i residenti nel comune, i lavoratori, gli studenti pendolari e i componenti del nucleo famigliare dei soggetti che pagano l’Imu nel territorio del comune”.

Quote latte
Approvato un emendamento che allarga la possibilità di rateizzare i debiti di natura patrimoniale nei confronti di enti pubblici dello Stato anche nei casi di ottemperanza di obbligazioni derivanti da sanzioni comunitarie, come appunto le quote latte.

Pubblicità sulle gru
Arriva una regolamentazione per l’imposta sui marchi sulle gru mobili, sulle gru a torre adoperate nei cantieri edili e sulle macchine da cantiere. Obiettivo: evitare tassazioni indiscriminate.

I comuni protestano
“Le grandi incertezze sul fronte del patto di stabilità e dell’Imu rischiano di mettere in discussione l’intero impianto che si è venuto a delineare, in maniera frammentata, del dl in materia fiscale, nonostante alcuni piccoli passi in avanti”. È quanto afferma Graziano Delrio, Presidente Anci. “Le note dolenti – segnala – continuano ad essere quelle relative al patto di stabilità, per il quale non sono cambiate le regole, come sempre da noi richiesto con l’obiettivo di fare un passo in avanti per la crescita. È stato invece previsto, per i comuni che “cederanno” quote di deficit, un incentivo complessivo di 500 milioni (insufficiente per i pagamenti in conto capitale) e gestito utilizzando un criterio di flessibilità di cassa all’interno del comparto dei comuni. Un piccolo passo. In tema di Imu, la soluzione individuata circa la posibilità del pagamento in due o tre rate ed il pagamento della sola aliquota-base mette in sofferenza le casse comunali e apporta piccoli benefici ai cittadini, anche in considerazione della possibilità, da parte dello Stato, di rivedere le aliquote finali in prossimità della scadenza del saldo di dicembre”. “I piccoli passi in avanti introdotti con gli emendamenti presentati – rileva ancora il Presidente Anci – riguardano invece le questioni relative al personale degli enti locali, per il quali viene ora prevista una maggiore operatività delle amministrazioni per la copertura del turn over. Con l’ulteriore possibilità, per i comuni, di assumere in alcuni settori specifici (personale scolastico, operatori sociali, polizia locale). Altro elemento positivo riguarda la deroga, a regime, ai limiti sul lavoro flessibile per le stesse tre categorie, così come la revisione, in una ottica di maggiore flessibilità, dei limiti per il conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato. Erano nostre richieste e siamo contenti che siano state accolte; ma i comuni, in questa situazione di grande confusione, sono allo stremo. Quello che chiedono sono quelle certezze sulle entrate che oggi non sono garantite in alcun modo. E fare bilanci di previsione seri, in queste condizioni, è impresa impossibile”.

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