Nuovo contratto Enti locali: l’ok definitivo

È giunto l’ok definitivo al nuovo contratto per i 467mila dipendenti degli Enti locali (comparto Funzioni locali). Le sigle sindacali del Pubblico Impiego e l’ARAN, l’Agenzia che rappresenta il governo nelle trattative sulla Pubblica Amministrazione hanno infatti sottoscritto ieri in via definitiva il rinnovo per il periodo che va dal 2016 al 2018. Non c’è quindi più alcun passaggio da fare per veder scattare entro l’estate l’aumento. Mentre per il tempo già trascorso in busta paga arriverà l’una tantum con gli arretrati. Supponendo che giugno sia il mese giusto, la tranche già maturata dovrebbe andare, secondo stime sindacali, dai 592,50 euro a  883 euro lordi. In Regioni ed Enti locali gli aumenti medi a regime viaggiano a quota 65 euro lordi, all’interno di un raggio di valori che vanno dai 52 euro lordi per la categoria A1 (l’ultima nella gerarchia degli organici locali) ai 90,3 euro per la D6 (cioè la prima).

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Nuovo contratto Enti locali (Funzioni locali): la firma

I nuovi contratti, del resto, arrivano a far sentire i propri effetti sugli stipendi mentre il triennio a cui si riferiscono, il 2016-18, si avvia verso l’ultimo tratto di strada, e già vede all’orizzonte l’appuntamento con la Manovra 2019 che fra le sue tante sfide dovrebbe mettere mano al finanziamento per un ulteriore rinnovo.
Ma viste le incertezze sul punto, al momento è meglio concentrarsi sulla firma giunta nella giornata di ieri, che cambia i valori dei tabellari nazionali fermi dal lontano 2008-2009.
Attraverso le firme di ieri si chiudono pertanto i rinnovi contrattuali 2016-2018 dei quattro comparti in cui è oggi diviso il Pubblico Impiego, mentre sono ancora tutti da scrivere i nuovi contratti dei dirigenti, su cui il confronto è solo all’inizio e le incognite non mancano certo.

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Consulta anche l’articolo Nuovo contratto per gli Enti locali: sintesi del contenuto della pre-intesa.

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