Nel doppio accordo parità con i dirigenti

Fonte: Il Sole 24 Ore

Se tutto andrà per il verso giusto, nelle prossime settimane dovrebbe arrivare un filotto di rinnovi per i segretari comunali e provinciali, perché dopo il 2006/2007 Aran e sindacati potrebbero procedere a breve anche alla sigla del biennio 2008/09. Tra le ipotesi c’è anche una dichiarazione congiunta, per impegnarsi a chiudere il lavoro entro il mese di ottobre. Va detto, però, che non è la prima volta che categoria e Aran provano a recuperare il ritardo che da molti anni caratterizza le vicende contrattuali dei segretari degli enti locali. Il compito, questa volta, è facilitato dal fatto che tutto il resto del pubblico impiego ha ormai recuperato i buchi del passato, e che la trattativa sul 2008/09 è semplicissima: non c’è da fare altro che applicare l’aumento del 3,2% previsto per tutto il pubblico impiego, perché ogni intervento aggiuntivo cadrebbe sotto il “non possumus” scritto dalla manovra correttiva di luglio. Su tutto, però, pesa anche il ricorso dell’Unione dei segretari, esclusa dai tavoli delle trattative perché i parametri di rappresentanza sono calcolati sull’intero comparto degli enti locali, mentre l’Unione è un sindacato specifico per i segretari e quindi i suoi numeri si perdono nel mare magnum del totale. L’obiettivo del “doppio contratto”, comunque, è il pieno allineamento del tabellare dei segretari a quello dei dirigenti. Il primo passo di questo percorso è scritto nel rinnovo del 2006/07, che anche per il ritardo con cui arriva alla firma destina tutte le risorse (il 4,85% del monte salari) allo stipendio tabellare. La misura si traduce in un aumento di 243,2 euro al mese per 13 mensilità.

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