Province e città metropolitane in prima posizione, comuni in seconda e regioni in terza. Pare essere questo l’ideale podio dei maggiori beneficiari del decreto sugli enti territoriali (c.d. “Manovrina”), che dopo un iter piuttosto tormentato ha finalmente trovato il suo testo definitivo. Sul gradino più alto salgono gli enti di area vasta, che d’altra parte sono quelli messi peggio come stato di salute complessivo, stritolati da una riforma (quella introdotta dalla legge Delrio) che, come accade con certe diete poco equilibrate, anziché farli dimagrire, li ha mandati in una sorta di coma finanziario. La manovra correttiva si accoda ai precedenti provvedimenti di salvataggio, intervenendo sia con misure strutturali che con misure temporanee…
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