A dispetto dell’acronimo che il governo ha tentato di appiccicargli sopra (Dec, «Documento di economia e crescita») l’ultima bozza è una lunga lista di entrate. C’è l’allargamento dello split payment per i fornitori dello Stato (l’Iva verrà trattenuta alla fonte da parte di qualunque azienda pubblica o partecipata), il raddoppio della tassa sulle vincite ai giochi (dal 6 al 12 per cento per tutte le vincite sopra i 500 euro), l’aumento del prelievo per chi gestisce slot machine, il ritocco delle accise sulle sigarette (circa cento milioni), l’introduzione di una cedolare secca per chi affitta la casa per periodi brevi, leggasi Airbnb e Booking. L’aliquota è fissata al 21 per cento, ma è stabilito che chi esercita l’intermediazione (ovvero la stessa Airbnb) agisca da sostituto d’imposta trattenendo il dovuto. Se l’amministrazione fiscale ravvisa irregolarità ci potranno essere multe fino a duemila euro. Ancora: arriva una multa da 200 euro per chi non paga il biglietto sui mezzi pubblici, ci sono nuovi limiti alle compensazioni dei crediti di imposta e un taglio alla dotazione della «Visco sud» per le aziende che fanno investimenti nel Mezzogiorno…
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Il provvedimento si trasforma in una Finanziaria: 68 articoli per un valore di 5 miliardi. Aliquota al 21% per chi affitta con Airbnb
La Stampa
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