“Le misure sono in linea con quello che abbiamo discusso e che ha raccomandato la Commissione”, ha annunciato Dombrovskis, fornendo un vero e proprio assist al governo in vista della messa a punto finale del Def e del decreto di correzione. La traiettoria “è quella concordata” e, ha aggiunto, si concilia anche con misure di crescita. Nella manovrina rientrerà infatti anche il Fondo per il terremoto e saranno inserite alcune norme per la piena attuazione di Finanza per la crescita, il probabile ritocco dell’Ape social e la cosiddetta norma “antiscorrerie” uscita dal ddl concorrenza. Dal lato delle entrate, con incassi per circa un miliardo, lo split payment costituirà uno dei piatti forti, insieme al capitolo giochi e ai tagli probabilmente semilineari ai ministeri. In bilico resta il ritocco delle accise sui tabacchi, mentre sembra invece definitivamente tramontata l’ipotesi, circolata sommariamente nei giorni scorsi, della ‘sugar tax’ sulle bevande ad alto contenuto di zucchero…
L’Unione Europea promuove la manovra-bis
Crescita all’1%, debito in calo dal prossimo anno: all’Eurogruppo Padoan riesce a incassare la preziosa promozione del vicepresidente della Commissione
La Repubblica
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