Le ultime sulla delega appalti, in seconda lettura alla Camera

Più tempo per i concessionari di adattarsi al nuovo regime per l’assegnazione degli appalti. È una della maggiori novità che si appresta ad entrare nel ddl delega appalti. 

Il comitato dei 9 della commissione Ambiente alla Camera, infatti, ha espresso parere favorevole a un emendamento che fissa in 24 mesi, rispetto ai 12 contenuti nel testo attuale, il termine entro il quale i soggetti pubblici e privati, titolari di concessioni di lavori o di servizi pubblici in essere, hanno l’obbligo di affidare una quota pari all’80% dei contratti di lavori, servizi e forniture relativi alle concessioni di importo superiore a 150mila euro mediante procedura ad evidenza pubblica, anche di tipo semplificato. 

Lo stesso principio stabilisce che la restante parte possa essere realizzata da società in house direttamente o tramite operatori individuati mediante procedure ad evidenza pubblica, anche di tipo semplificato, nonché modalità di verifica del rispetto di tali previsioni affidate anche all’Anac . 

Sono escluse dall’obbligo solo le concessioni in essere o di nuova aggiudicazione affidate con la formula della finanza di progetto e le concessioni in essere o di nuova aggiudicazione affidate con procedure di gara ad evidenza pubblica secondo ildiritto dell’Unione europea.

(Fonte: Public Policy)

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