LE SEMPLIFICAZIONI RIPARTONO DAL FISCO: MENO ADEMPIMENTI

Fonte: Il Sole 24 Ore

Riapre il cantiere delle semplificazioni. Dal fisco al lavoro passando per le imprese, già nei prossimi giorni potrebbero arrivare misure per alleggerire il carico della burocrazia su cittadini e sistema economico. Un cantiere su cui lavorerà il Governo in vista di un possibile decreto a giugno, anche dopo il pressing delle categorie su questo versante (giovedì scorso Confindustria ha presentato nuove proposte di semplificazione). Ma si profila anche un restyling per via amministrativa. È molto vicino al traguardo un primo pacchetto di semplificazioni tra le voci (inizialmente erano 108, poi diventate 130) su cui l’agenzia delle Entrate ha avviato nei mesi scorsi una consultazione con le associazioni di categoria.
Doppia mossa
Le modifiche più probabili a stretto giro riguarderanno adempimenti che dovrebbero confluire dentro la dichiarazione dei redditi. È il caso delle comunicazioni dei dati di contabilità di imprese e professionisti rilevanti per gli studi di settore: dal prossimo anno viaggeranno insieme a Unico, evitando anche una duplicazione rispetto ad altre informazioni fornite. Così come la dichiarazione dei redditi dovrebbe ospitare un campo per confermare la scelta della modalità di calcolo del l’Irap secondo le regole adottate dalle società di capitali o del regime di trasparenza per i soci. Adesso serve una comunicazione preventiva, in futuro si potrà procedere direttamente e poi esprimere l’opzione in Unico. Un altro cambiamento si profila sull’iscrizione al registro Vies, necessaria alle partite Iva per operare in ambito comunitario. L’ipotesi più concreta al momento potrebbe essere quella di un’iscrizione automatica, lasciando poi al Fisco il controllo successivo dei requisiti e l’eventuale cancellazione se non dovessero essere stati rispettati.
A questo pacchetto potrebbe aggiungersi una seconda tranche di semplificazioni. In campo c’è una revisione delle comunicazioni anti-evasione introdotte negli ultimi anni. Da quella sulle operazioni nei Paesi ritenuti paradisi fiscali (con un innalzamento della soglia dagli attuali 500 a mille euro), alla trasmissione dell’elenco dei beni ai soci che potrebbe essere unita a Unico o ancora all’accorpamento di Intrastat in un solo invio. Modifiche che, però, richiedono approfondimenti e in alcuni casi “ritocchi” legislativi.
L’occupazione
Via legislativa che sarà molto probabilmente percorsa dal Governo per arrivare a una «forte operazione di semplificazione sugli aspetti formali non sostanziali per le imprese sul lavoro e la previdenza», come evidenziato dal ministro Enrico Giovannini nei giorni scorsi al Senato. Un costo per le imprese, stimato in 5 miliardi l’anno, che si tenterà di ridurre, con «un’operazione forte» condotta dal sottosegretario delegato Jole Santelli: «Il punto di partenza è semplificare gli oneri formali per evitare inutili passaggi e duplicazioni. Le aree di intervento riguardano, in primis, la tutela e sicurezza del lavoro, le comunicazioni all’Inps e quelle sui contratti». In settimana «incontreremo parti sociali ed esperti di settore – aggiunge Santelli – e a inizio giugno presenteremo una bozza con i primi interventi».
Punto di partenza è proprio il Ddl sulle semplificazioni predisposto dal Governo Monti, che non ha mai visto la luce, diretto a tagliare 3,7 miliardi l’anno per cittadini e imprese. Una parte corposa di quel testo riguardava gli adempimenti legati alla sicurezza sul lavoro. In questo campo potrebbe passare sul canale telematico la denuncia degli infortuni all’Inail, con l’abolizione della doppia comunicazione all’Istituto e all’autorità di pubblica sicurezza, ed essere estesa poi ai certificati di maternità la trasmissione telematica prevista per gli altri certificati medici. Per rilanciare l’occupazione giovanile, i primi interventi punteranno a semplificare contratti a termine (dalle causali alle pause tra un incarico e il successivo) e apprendistato. Su quest’ultimo fronte, come sui tirocini, resta il problema delle norme frastagliate a livello regionale.
Infine, in tempi di crisi, gli operatori sollecitano interventi che vadano incontro alle difficoltà delle imprese: «Sarebbe necessario intervenire sul Durc – spiega Vincenzo Silvestri, vicepresidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro – consentendo alle imprese, una volta tornate in regola con i contributi, di recuperare le agevolazioni perse nei periodi di mancata regolarità. Sarebbe inoltre utile se l’Inps ammettesse la possibilità di una seconda rateazione».
Rifiuti e indennizzi
Alleggerimento delle autorizzazioni e indennizzo per i ritardi sono i punti chiave del menu di interventi per alleggerire il peso della burocrazia sulle imprese. Le prime misure agiranno, probabilmente, sul recepimento delle norme europee, spesso interpretate in chiave restrittiva. Un esempio emblematico riguarda la tracciabilità dei rifiuti: in Italia il vincolo è stato esteso anche a quelli non pericolosi, creando un vero e proprio aggravio aggiuntivo per le aziende di minori dimensioni. Per disincentivare ritardi burocratici, poi, è allo studio un sistema di indennizzo automatico e la possibilità di far valere il danno da ritardo davanti al giudice. Molto si potrà fare, però, solo vigilando sull’applicazione degli strumenti già messi in campo.
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FISCO

CHE COSA È STATO GIÀ FATTO

01 | LA VIA DEL DECRETO 
Due decreti legge in due anni con l’intento dichiarato di semplificare il sistema fiscale. Nella primavera del 2011 e in quella del 2012 rispettivamente il Governo Berlusconi e il Governo Monti hanno avviato un pacchetto di interventi per snellire gli adempimenti fiscali a carico di cittadini e imprese
02 | CONTABILITÀ LIGHT
Tra le misure introdotte dal Dl 70/2011 c’è anche un abbassamento delle soglie per l’accesso alla contabilità semplificata e l’abolizione della scheda carburante per le partite Iva che pagano esclusivamente con moneta elettronica. Quest’ultima misura è, di fatto, rimasta in stand by fino a novembre scorso quando sono arrivati i chiarimenti dell’agenzia delle Entrate
03 | LE COMUNICAZIONI
Il Dl 16/2012 è intervenuto sulle comunicazioni al Fisco: per lo spesometro è stata eliminata la soglia dei 3mila euro per l’invio delle operazioni compiute tra partite Iva (di fatto un ritorno all’elenco clienti-fornitori); è stato introdotto il tetto dei 500 euro al di sotto del quale non vanno segnalati gli scambi con i Paesi black list
04 | FRENI A EQUITALIA
Tanto il decreto del 2011 quanto quello del 2012 hanno previsto anche misure per limitare i poteri di Equitalia soprattutto per quanto riguarda fermi, ipoteche e procedure esecutive. Allo stesso tempo sono state previste anche agevolazioni per la rateizzazione dei debiti

LE MISURE ALLO STUDIO

01| PARTITA DOPPIA
La partita delle prossime semplificazioni fiscali si gioca sul fronte amministrativo, ma per alcune misure sarà comunque necessario un intervento legislativo
02|LA LISTA DELL’AGENZIA
Sono in dirittura d’arrivo alcune delle semplificazioni contenute nell’elenco (all’inizio con 108 voci poi salite a 130) su cui l’agenzia delle Entrate ha avviato una consultazione con le associazioni di categoria
03|DATI STUDI DI SETTORE
Il modello dei dati per l’applicazione degli studi di settore potrebbe essere allegato a Unico evitando così duplicazioni nella comunicazione di informazioni sui dati contabili di professionisti e imprese
04|ISCRIZIONE AL VIES
Tra gli interventi più probabili c’è l’iscrizione automatica al Vies (il sistema di interscambio dati contro le frodi Iva) necessaria alle imprese per operare sul mercato comunitario. All’Agenzia spetterebbe un controllo successivo sui requisiti per procedere, in mancanza, all’eventuale cancellazione
05|CREDITI D’IMPOSTA
Anche per il quadro dei crediti d’imposta nel modello Unico si profila un restyling per uniformare la richiesta di informazioni su ogni credito
06|LE OPZIONI
La scelta per il metodo di calcolo dell’Irap con le stesse regole utilizzate da Spa e Srl e quella per il regime della trasparenza non avrebbero più bisogno di un adempimento ad hoc ma potrebbe essere comunicata direttamente in Unico
07|LEASING E NOLEGGIO
La comunicazione dei contratti di leasing e noleggio verrà accorpata al nuovo spesometro

 

IMPRESE

CHE COSA È STATO GIÀ FATTO

01 | AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE Sostituisce fino a sette procedure diverse. Basterà un’unica domanda da presentare per via telematica allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) per richiedere l’unica autorizzazione necessaria

02 | SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA Diventa il referente unico del soggetto interessato per tutte le vicende amministrative relative al titolo abilitativo edilizio

03 | DURC E ANTIMAFIA Non devono più essere presentati alle pubbliche amministrazioni e devono essere acquisiti d’ufficio

04 | DPS È stato eliminato il Documento programmatico della sicurezza

05 | CONTROLLI Sono state definite linee guida per il coordinamento e la pianificazione dei controlli sulle imprese

06 | POTERI SOSTITUTIVI Possono essere facilmente attivati su richiesta anche di privati in caso di inerzia della Pa, con responsabilità disciplinare e manageriale per coloro che hanno posto in essere il comportamento omissivo

07 | BUDGET REGOLATORIO È prevista una relazione sul bilancio complessivo degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati. Se un’amministrazione sfora e gli oneri amministrativi introdotti risultano superiori a quelli eliminati, il Governo provvede al relativo pareggio

LE MISURE ALLO STUDIO

01 | RIFIUTI PERICOLOSI Il governo sta valutando la possibilità di rivedere la norma Sistri sulla tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Il recepimento italiano della normativa europea è stato infatti più restrittivo rispetto alla norma comunitaria: nella nostra legge, infatti, la tracciabilità è prevista anche per i rifiuti non pericolosi. Un’estensione che rappresenta un aggravio di costi soprattutto per le piccole e medie imprese. Al di là della norma specifica, però, il nuovo esecutivo lavorerà per smontare le burocratizzazioni, contrastando la pratica italiana di rendere le direttive europee più onerose e complesse

02 | AUTORIZZAZIONI Il governo lavorerà alla cosiddetta “opzione zero” messa a punto dai saggi del Quirinale. Il progetto prevede la soppressione di tutte le autorizzazioni ritenute non indispensabili.

03 | INDENNIZZI L’esecutivo sta prendendo in considerazione un meccanismo di indennizzi a imprese e cittadini per i ritardi della burocrazia. Potrebbe dunque essere introdotta una norma che preveda un indennizzo forfettario e automatico per i ritardi delle pubbliche amministrazioni e che coesisterebbe con la possibilità di far valere il danno da ritardo davanti al giudice

04 | RELAZIONE SUGLI ONERI Da gennaio 2014 le amministrazioni statali dovranno trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una relazione sul bilancio complessivo degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati nel corso dell’anno precedente. Se il risultato non fosse in pareggio (o in diminuzione di oneri) il governo dovrà provvedere al pareggio adottando entro 90 giorni, uno o più regolamenti per ridurre gli oneri amministrativi

73 L’Italia è al 73° posto su 185 Paesi nella classifica Doing Business

 

LAVORO

CHE COSA È STATO GIÀ FATTO

01|CAUSALI Ci sono tre eccezioni all’obbligo di indicare la causale nel contratto a termine: per il primo incarico (non prorogabile), di durata fino a dodici mesi, anche in somministrazione; su indicazione dei contratti collettivi, per il lancio di nuove attività o servizi; per le start up innovative (il contratto a termine deve avere una durata non inferiore ai sei mesi). È stato eliminato l’obbligo di causale anche per la somministrazione a termine di lavoratori svantaggiati

02|BUONI LAVORO Dal 18 luglio 2012 tutti i lavoratori possono effettuare prestazioni di lavoro accessorio per qualsiasi attività e nei confronti di qualsiasi committente, fino a 5mila euro di compensi all’anno (3mila per i percettori di ammortizzatori)

03|PUBBLICI ESERCIZI I datori di lavoro dei pubblici esercizi possono fare assunzioni anche con dati anagrafici del lavoratore incompleti, integrando la comunicazione entro il terzo giorno successivo all’instaurazione del rapporto

04|MATERNITÀ Per le interdizioni delle lavoratrici in gravidanza, buona parte delle competenze è passata dalle Dtl alle Asl

05|ASSUNZIONE DI DISABILI Le imprese interessate da Cigs, mobilità o contratti di solidarietà con sedi in più province possono chiedere la sospensione degli obblighi occupazionali per le persone disabili direttamente al ministero del Lavoro dove l’azienda ha la sede legale

LE MISURE ALLO STUDIO

01|CONTRATTI A TERMINE Gli intervalli obbligatori tra un contratto a tempo determinato e il successivo, portati a 60 e 90 giorni dalla riforma Fornero, potrebbero tornare a 10-20 giorni. Potrebbe essere resa più “leggera” la causale, generalizzando la possibilità di stipulare contratti a termine senza motivazione specifica o allungando il termine di 12 mesi (per il primo incarico a termine acausale) a 18-24 mesi

02|APPRENDISTATO Tra le ipotesi allo studio, rimuovere gli ostacoli burocratici sul contratto e interventi sugli obblighi di stabilizzazione: si potrebbe passare dai vincoli agli incentivi per chi stabilizza. La formazione potrebbe essere ricondotta in ambito aziendale

03|STAGE Gli operatori sollecitano gli interventi attuativi dell’accordo Stato-Regioni sulla disciplina degli stage, che oggi è di competenza esclusiva delle Regioni: meno della metà degli enti, però, ha legiferato, gli altri hanno normative incomplete, assenti o senza attuazione

04|DENUNCIA INFORTUNI Senza la piena attuazione del sistema informatico «Sinp» il datore di lavoro ha l’obbligo della doppia denuncia degli infortuni all’Inail e alle autorità di pubblica sicurezza. Allo stesso modo non è ancora stato eliminato l’obbligo di tenuta del registro infortuni

05|DURC La durata del Durc potrebbe essere raddoppiata (a 180 giorni). Potrebbe estendersi ai Durc rilasciati per gli appalti la procedura compensativa che permette di ottenere il documento di regolarità contributiva anche in presenza di debiti, se l’impresa ha un credito di parti importo dalla Pa 06|MATERNITÀ Potrebbe essere estesa ai certificati di maternità la trasmissione telematica prevista per gli altri certificati medici 90 giorni Stop obbligatorio per rinnovare un contratto a termine di oltre 6 mesi

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