Le Regioni stanziano circa 1 miliardo di euro per la competitività

di ALESSANDRA VILLA

Sono consistenti (ammontano a circa 1 miliardo di euro) le agevolazioni per le start up promosse dalle Regioni e da altri enti territoriali; 103 i bandi previsti e il solo budget (il più consistente) della Regione Puglia ammonta a 370 milioni di euro.
Si tratta di misure la cui portata innovativa e attrattiva va letta nel contesto delle recenti novità introdotte dall’ultima Legge di Bilancio per il 2017 che ha inteso potenziare (Vai al quaderno di Enti.it in tema).
Come sappiamo, la Legge di Bilancio ha inteso potenziare l’incentivo per le persone fisiche secondo due modalità: elevare dal 19% al 30% la percentuale per il calcolo della detrazione IRPEF e porta da 500mila ad 1 milione di euro il limite annuo detassabile. Al contempo per i soggetti IRES, ha elevato al 30% la quota delle somme investite nelle start-up; quota che può essere portata in deduzione al reddito di impresa (con tetto di investimento annuo fissato a 1.800.000 euro). A fronte di questi potenziamenti ha introdotto una norma che rende più stabile l’investimento, fissando in tre anni (in precedenza due), la durata minima di detenzione delle partecipazioni all’investimento. Inoltre, ha uniformato al 30% le percentuali di detrazione (IRPEF) e di deduzione (IRES) previste per le start up a vocazione sociale, a favore di quelle che sviluppano servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico. Queste devono avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico, anche rivolte alla realizzazione di progetti in settori tecnologici altamente strategici (comma 82). Un altro intervento di rilievo concerne la proroga al 31 dicembre 2018 dello strumento agevolativo conosciuto come “Nuova Sabatini” finalizzato a migliorare l’accesso al credito per investimenti produttivi delle piccole e medie imprese.

Le tipologie di contributo

La precedente normativa era composta dal d.l. n. 179/2012 “Decreto Crescita 2.0” che prevedeva in via transitoria per gli anni 2013-2016 una duplice tipologia di sconti fiscali per coloro che investivano risorse finanziarie nel capitale di start up innovative direttamente o tramite organismi di investimento collettivo che avessero ad oggetto prevalente detti investimenti. Per gli investimenti effettuati da persone fisiche fissava al 19% la detrazione IRPEF e per le persone giuridiche al 20% la deduzione IRES.
Il quadro normativo brevemente tratteggiato ci aiuta a comprendere l’impatto concreto nel tessuto economico e sociale dei bandi regionali alcuni dei quali prevedono l’erogazione:

  • di contributi una tantum ad esempio in fase di avviamento (ad esempio Regione Sardegna – bando per le Imprese in fase di avviamento e sviluppo, ancora, Regione Toscana – garanzia per la liquidità e per gli investimenti delle imprese agricole e della pesca; Regione Valle D’Aosta – avviamento di imprese di giovani agricoltori);
  • sostegno all’innovazione ad esempio, Regione Lazio – bando pre seed a sostegno delle start up innovative; Regione Valle D’Aosta – contributi alle imprese innovative; Regione Puglia – Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione e, ancora, bando PIN pugliesi innovativi, Regione Toscana – sostegno alla creazione di start up innovative; Provincia di Bolzano – bando agevolazioni per l’innovazione, Regione Liguria – servizi integrati per l’avvio e lo sviluppo di impresa e autoimpiego – start and growth; Regione Abruzzo – contributi a sostegno delle attività produttive e della ricerca con riguardo (I) ai comparti industriali caratterizzati da un elevato livello di innovazione e un buon potenziale di crescita (II) alla realizzazione di smart-cities con priorità per le attività svolte nei nuovi centri di ricerca e presso Università L’Aquila e per le attività volte alla valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale.

La mappatura dei bandi

Dalla mappatura dei bandi, verificabile sul portale finanziamentistartup.eu. si evince che molti sono compresi nei programmi attuativi del fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr 2014-2020), quali i  contributi per interventi di mobilità dolce tesi alla realizzazione dinuovi tratti di rete ciclabile e ciclopedonale, aree di sosta e parcheggi attrezzati per le biciclette, ciclo stazioni, e altri interventi alla ciclopedonalità (Regione Toscana); contributi per l’insediamento di giovani agricoltori (Regione Piemonte); Provincia di Bolzano aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori. Sempre tra i Pro Fers 2014-2020, si ricorda bando della Regione Umbria per il rientro delle emigrate e degli emigrati umbri (si tratta di domiciliati/e e/o residenti all’estero di origine umbra per nascita, per discendenza o per residenza ovvero coloro che hanno conseguito il titolo di laurea o di dottorato presso l’Università degli Studi di Perugia o presso l’Università per Stranieri di Perugia, che abbiano maturato un periodo di permanenza all’estero, per motivi di studio e/o lavoro dipendente o autonomo, non inferiore a 24 mesi e che avviino, entro 60 giorni di calendario dalla data di assegnazione del contributo, un’attività d’impresa con sede legale ed operativa in Umbria) rivolto a potenziali imprenditori/imprenditrici al fine di supportare lo start up d’impresa anche attraverso l’attivazione di percorsi di consulenza a contenuto altamente specialistico, con l’erogazione di incentivi; stimolare lo spirito imprenditoriale nel contesto locale attraverso il confronto e lo scambio con altre realtà nazionali ed internazionali. Le iniziative riguardano i settori di scienze della vita, agrifood, chimica verde, fabbrica intelligente/aerospazio, energia in Umbria.
Ai bandi degli Enti locali si aggiungono, poi, le contributi stanziati a livello europeo, ad esempio il progetto Erasmus per giovani imprenditori teso all’acquisizione, tramite lo scambio di conoscenze e di idee di business, di competenze utili all’avvio e/o alla gestione di una impresa di piccole dimensioni ed altresì i contributi stanziati a livello nazionale. Tra questi è recente l’avvio della seconda edizione di Digital360 Awards che mira a premiare il migliore progetto (tenendo conto della rilevanza dell’impatto sociale dello stesso) realizzato da aziende italiane e start up in digital transformation (che abbiano almeno un cliente) e il bando per l’insediamento di giovani in agricoltura gestito dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) riservato ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda. Lo stanziamento complessivo ammonta a 65 milioni di euro. Le regioni coinvolte sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria (I lotto); Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (II lotto), i comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016 (III lotto).

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