La contabilizzazione dei finanziamenti PNRR relativi a “Italia Digitale 2026”

La pubblicazione dei decreti di finanziamento avvia l’iter dei Comuni per l’affidamento dei servizi del PNRR ed in particolare quelli relativi al programma “Italia Digitale 2026”, che comprende risorse previste da “Italia Domani” per la transizione digitale, con un totale di circa 6,74 mld di euro

17 Ottobre 2022
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di BRUNO IORFIDA*

La pubblicazione dei decreti di finanziamento avvia l’iter dei Comuni per l’affidamento dei servizi del PNRR ed in particolare quelli relativi al programma “Italia Digitale 2026”, che comprende risorse previste da “Italia Domani” Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la transizione digitale, con un totale di circa 6,74 mld di euro. Ad oggi oltre il 95% dei Comuni sono registrati all’agenda 2026, dei quali il 93% si è candidato almeno ad una misura. Complessivamente la somma supera un miliardo di euro, decretata e registrata in favore dei Comuni.

La contabilizzazione dei finanziamenti PNRR

Sono stati previsti e finanziati bandi per incrementare l’uso dello SPID (identità digitale), per aumentare le competenze digitali, per sviluppare e incentivare i servizi in cloud per la semplificazione e aumentare il numero dei servizi pubblici on line, anche con l’interazione dei servizi legati all’APP IO e al sistema di pagamento PAGOPA nonché per integrare alla piattaforma delle Notifiche digitali. Grande rilevanza e importanza hanno i Comuni che, in questa fase anche con procedure semplificate, snelle e veloci, sono chiamati a spendere le risorse assegnate e a raggiungere quegli obiettivi prefissati dai diversi bandi.

Il primo step da affrontare, dopo aver avuto comunicazione di assegnazione del finanziamento, soprattutto per i Responsabili dei Servizi Finanziari, è la corretta contabilizzazione delle risorse nei vari strumenti programmatici, nel rispetto dei principi contabili e delle disposizioni del MEF, della Ragioneria Generale dello Stato e della commissione Arconet.
Proprio per venire incontro elle esigenze degli uffici finanziari, il Dipartimento della Transizione Digitale ha interrogato sial Il MEF che la Commissione Arconet, la quale ha rilasciato due importanti FAQ: la FAQ 48 che tratta della Contabilizzazione dei fondi PNRR e la FAQ 49 che nello specifico affronta la Contabilizzazione del Cloud. Inoltre è intervenuto il MEF, il quale con la circolare n. 29 del 26 luglio 2022, ha indicato le modalità operative attraverso cui il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato procede al trasferimento di risorse finanziarie. Alla circolare è allegato il Manuale operativo delle procedure finanziaria, che esamina anche le principali modalità di contabilizzazione delle risorse del PNRR.

Entrate e misure nel dettaglio

Nel dettaglio le entrate sono suddivise in due categorie in base al piano dei conti, troviamo infatti:
E.2.01.01.01.001 relativa ai trasferimenti correnti, usate per il cloud;
E.4.02.01.01.001 relativa al contributo investimenti, usata per tutte le restanti categorie.
Relativamente alla spesa, il cloud rientra come da FAQ 49 Arconet, nel novero delle spese correnti, al Titolo I, registrato al codice U.1.03.02.19.000.

Le altre misure saranno registrate al Titolo II, considerate spese in conto capitale. Come da circolare MEF – RGS del 26 luglio 2022, n. 29, sia per le entrate che per le spese vanno inseriti la missione, la componente, l’investimento, il CUP e la descrizione del capitolo di riferimento, inoltre dovranno essere adeguati il DUP (documento unico di programmazione) e il piano di acquisti e forniture.
Sia le entrate che le spese hanno carattere non ripetitivo e l’esigibilità è correlata all’esercizio in cui si raggiungeranno gli obiettivi, tenendo conto del Principio Contabile 4/2 punto 5.3.3 per la spesa di investimento.
Per i progetti PNRR è consentito, in deroga alla disciplina contabile degli equilibri di bilancio, procedere per gli anni dal 2022 al 2026, ad effettuare variazioni compensative tra spese per investimenti in ITC dal Titolo II al Titolo I, infatti risulta possibile far fronte ai maggiori canoni in spesa corrente per la migrazione al cloud compensandoli con i risparmi della spesa per attrezzatura (server e spese correlate), dove saranno registrate le conseguenti economie.

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* Laureato in Economia Aziendale all’Università della Calabria, da diversi anni opera presso gli Enti locali in qualità di Responsabile del Servizio Finanziario, Tributi e Personale. Esperto in contabilità pubblica, in contabilità del personale degli enti locali e in valorizzazione del patrimonio culturale. Da settembre 2022 è iscritto all’albo nazionale degli OIV, dal 2021 abilitato come Funzionario Responsabile della Riscossione.

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