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Che cosa succede ai nostri dati personali quando prendiamo un aereo, apriamo un conto in banca o pubblichiamo foto online? Come vengono utilizzati e da chi? Come cancellare in modo permanente le informazioni riguardanti il nostro profilo sui siti di social networking? Possiamo trasferire i nostri contatti e le nostre foto verso altre piattaforme? Nella nostra era digitale, controllare le informazioni che ci riguardano, avere accesso ai nostri dati, essere capaci di modificarli o di cancellarli rappresentano diritti essenziali che vanno garantiti. A tal fine la Commissione ha presentato ieri 8 novembre una strategia volta a proteggere i dati personali in tutti i settori, riducendo al contempo la burocrazia per le imprese e assicurando la libera circolazione dei dati in tutta l’UE. Nel 2011, sulla base di questa revisione e dei risultati di una consultazione pubblica, la Commissione modificherà la direttiva sulla protezione dei dati del 1995 e presenterà una proposta legislativa.
“La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale”, ha affermato la Vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding, Commissaria per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. “Per garantirlo abbiamo bisogno di norme chiare e coerenti sulla protezione dei dati. Dobbiamo inoltre aggiornare la nostra legislazione per adeguarla alle sfide poste dalle nuove tecnologie e dalla globalizzazione. L’anno prossimo la Commissione presenterà una proposta legislativa per rafforzare i diritti delle persone, eliminando allo stesso tempo la burocrazia allo scopo di assicurare la libera circolazione dei dati nel mercato unico.”
La strategia presentata ieri per modernizzare il quadro giuridico dell’UE relativo alla protezione dei dati punta su una serie di obiettivi chiave:
Fasi successive
La revisione della Commissione servirà da base per la successiva discussione e valutazione. La Commissione invita tutte le parti interessate e i cittadini ad esprimere la propria opinione sulla proposta entro il 15 gennaio 2011.
Sulla base di tutti questi elementi, nel 2011 la Commissione presenterà le sue proposte per un nuovo quadro giuridico generale sulla protezione dei dati che dovrà essere negoziato e adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
La Commissione prenderà in considerazione anche altre misure, come la promozione di campagne di sensibilizzazione sul diritto alla protezione dei dati e possibili iniziative di autoregolamentazione delle imprese.
Contesto
Le norme di protezione dei dati dell’UE puntano a proteggere i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche, in particolare il diritto alla protezione dei dati, e la loro libera circolazione. La direttiva del 1995, che riveste carattere generale, è stata integrata da altri strumenti giuridici, come la direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche per il settore delle comunicazioni. Sono inoltre in vigore norme specifiche per la protezione dei dati personali nell’ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.
Il diritto alla protezione dei dati personali è esplicitamente riconosciuto dall’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dal trattato di Lisbona. L’articolo 16 del trattato fornisce la base giuridica per le norme sulla protezione dei dati per tutte le attività rientranti nell’ambito di applicazione del diritto dell’UE.
Nel 2009 la Commissione ha avviato la revisione dell’attuale quadro giuridico sulla protezione dei dati, che ha avuto inizio nel maggio 2009 con una conferenza di alto livello cui hanno fatto seguito una consultazione pubblica, conclusasi alla fine del 2009, e consultazioni mirate delle parti interessate, organizzate nell’arco del 2010.
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