“Ove l’istanza di interpello concerna l’applicazione di disposizioni normative dettate in materia di tributi locali, la competenza a decidere in ordine a tale tipologia di istanze è attribuita esclusivamente all’ente impositore, in quanto titolare della potestà di imposizione, nella quale è compreso l’esercizio dei poteri di accertamento del tributo”. Così, dopo aver acquisito il il parere del Dipartimento delle Finanze – Direzione del Federalismo Fiscale, e citando la risoluzione n. 1/DPF del 29 gennaio 2002, l’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 73 del 6 luglio scorso, ha fissato un punto fermo per le future richieste di interpelli che i contribuenti vorranno proporre in materia di Imposta municipale propria. L’Agenzia è intervenuta cogliendo al volo l’occasione data da un interpello a essa proposto e afferente agli aspetti gestionali dell’Imu. Il concetto espresso è che in base alla normativa vigente anche “le attività di accertamento e di riscossione dell’imposta erariale sono svolte dal comune al quale spettano le maggiori somme derivanti dallo svolgimento delle suddette attività a titolo d’imposta, interessi e sanzioni”. E dunque deve essere il comune a sciogliere i nodi applicativi messi in luce dai contribuenti. Una tesi che tutti gli uffici del fisco dovranno tenere a mente nei prossimi anni: “Le Direzioni regionali vigileranno affinché i principi enunciati e le istruzioni fornite con la presente risoluzione vengano puntualmente osservati dalle Direzioni provinciali e dagli Uffici dipendenti”, chiude infatti la risoluzione.
LA NUOVA CARTELLA
Sempre in materia di fiscalità, va ricordato che con provvedimento prot. n. 2012/100148, il direttore dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera ha provveduto alla “Approvazione del nuovo modello di cartella di pagamento, ai sensi dell’art. 25 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602”, nuova cartella che sarà utilizzata a partire dal prossimo mese. La novità più interessante, dal punto di vista degli enti impositori, è che il frontespizio della cartella recherà in bella evidenza e con caratteri più grandi il nome del titolare del credito mentre il riferimento a Equitalia , che si occupa della riscossione, sarà molto più defilato. “In particolare, con riguardo alla rielaborazione del frontespizio”, si legge infatti nel provvedimento, “è stata inserita – nella parte sottostante i dati del destinatario – una frase volta a precisare la posizione degli enti creditori, a cui le somme richieste sono dovute, e quella dell’Agente della riscossione, incaricato dai suddetti enti per il recupero delle stesse”. Inoltre, al fine di una maggiore semplificazione, sono state apportate all’interno dell’intera cartella modifiche ed integrazioni lessicali.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento