Imu della Chiesa, regole al via dal 2013

Fonte: Italia Oggi

Le norme che stabiliscono il pagamento dell’Imu per le attività non commerciali della Chiesa e di altre organizzazioni finora esenti saranno adeguate alla normativa Ue e adottate entro il primo gennaio del 2013. È quanto si legge in una nota del Consiglio dei ministri diffusa ieri, in risposta alla decisione del Consiglio di stato (si veda ItaliaOggi di ieri).
Secondo la nota del governo, «il quadro regolatorio, sia primario che secondario, sarà completamente definito in tempo per il periodo annuale di imposta (che decorre dal 1° gennaio 2013) con l’effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione». «Il governo, preso atto dei rilievi formulati dal Consiglio di stato nel parere depositato il 4 ottobre 2012 sullo schema di regolamento ministeriale relativo all’applicazione dell’esenzione dall’Imu per gli immobili utilizzati con modalità non commerciali (per il caso di utilizzazione mista “indistinta”)», si legge nella nota, «ha ritenuto di intervenire integrando la norma primaria, nel punto in cui autorizza l’intervento regolamentare, inserendo anche i requisiti che devono avere le attività per essere definite come non commerciali». «Le linee guida, pertanto», continua la nota, «definiranno le modalità e le procedure della dichiarazione e gli elementi rilevanti per quantificare il rapporto proporzionale tra attività commerciali e non. Definiranno inoltre i requisiti, sia generali sia di settore, per poter qualificare come svolte con modalità non commerciali le attività di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive)». «Pertanto il quadro regolatorio, sia primario che secondario, sarà completamente definito in tempo per il periodo annuale di imposta (che decorre dal 1° gennaio 2013) con l’effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione».

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