Il Parlamento migliori la legge

Fonte: Il Sole 24 Ore

Varata la legge di stabilità dal Consiglio dei ministri, l’auspicio è che si possa migliorare durante il percorso di conversione alla Camera e al Senato. Il mondo delle imprese ci conta: «Speriamo anche noi che si possa migliorare in fase di dibattito parlamentare. Ci auguriamo che questo sia sufficiente per far cambiare un po’ la faccia a questa manovra che, da quello che abbiamo visto finora, non farà ripartire il Paese». Giorgio Squinzi continua il suo pressing su Governo e Parlamento parlando a Bologna, a margine dell’inaugurazione di Expotunnel, che ha aperto nell’ambito del Saie (il Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia).

Ci sarebbe voluto più coraggio, è il pensiero del presidente di Confindustria, in particolare un intervento più deciso sul costo del lavoro, dal cuneo fiscale all’Irap. Positivo, comunque, il fatto che lo spread, il differenziale tra i nostri titoli pubblici e quelli tedeschi, stia scendendo: «Non può fare altro che piacere perché vuol dire che libererà qualche risorsa sotto forma di minori costi per gli interessi per finanziare il debito pubblico», ha commentato Squinzi. «I mercati – ha spiegato – stanno reagendo bene perché da un po’ di tempo non si vedeva una manovra senza un aggravio del prelievo fiscale, da questo punto di vista è una novità nel nostro Paese, per lo meno negli ultimi anni».

Nonostante le critiche, il presidente di Confindustria ha smentito «nel modo più assoluto» di aver ricevuto «telefonatacce» da Palazzo Chigi: «Tra l’altro lo stile personale di Letta non è di questo genere. Se dobbiamo dirci qualcosa lo facciamo in modo civile e urbano. Oltretutto Letta è volato in Usa e non penso che avremo un contatto diretto tra oggi e domani, senz’altro ci confronteremo nei prossimi giorni». Il dialogo con il Governo, come Squinzi ha già detto di recente, è continuo, anche se ci sono distanze tra il progetto presentato da Confindustria a gennaio per far ripartire il Paese, che mette in gioco oltre 300 miliardi di euro, e la manovra del Governo. Squinzi è tornato anche sul caso Alitalia: «Si recupera e si salva solo con un piano industriale per la competitività, purtroppo nella situazione mondiale del trasporto aereo una compagnia come Alitalia e un Paese come il nostro sono forse troppo piccoli per giocare da soli», ed ha aggiunto di essere «sempre molto perplesso» su interventi pubblici, come quello delle Poste nel capitale.

Tra i temi prioritari per Confindustria, oltre al costo del lavoro, c’è il fisco. Ieri in Campania c’è stata la terza tappa degli incontri sul territorio tra Confindustria e Agenzia delle Entrate, dopo il Piemonte e l’Emilia Romagna. L’incontro si è tenuto a Salerno ed erano presenti il presidente del Comitato tecnico per il fisco di Confindustria, Andrea Bolla, il presidente di Confindustria Campania, Sabino Basso, quello degli industriali di Salerno, Mauro Maccauro e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, con i vertici dell’Agenzia. La prossima tappa sarà il 28 novembre nel Lazio. L’obiettivo è di rendere più facile il rapporto tra fisco e imprese.

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