I tagli «appiedano» il trasporto locale

Fonte: Il Sole 24 Ore

Stretto tra le urgenze della crisi e i tempi distesi di progetti di riforma sempre troppo lontani dalla pratica, il trasporto pubblico locale vive una fase di profonda trasformazione. Ma senza strategie.
Il calo del potere d’acquisto tiene sempre più italiani lontani dall’auto privata, ma mentre cresce la domanda di mobilità pubblica diminuiscono gli strumenti finanziari per rispondere. L’incrocio fra i tagli agli stanziamenti pubblici, l’aumento dei prezzi dei carburanti e gli incrementi delle tariffe cambia la struttura dei ricavi, mettendone una quota crescente sulle spalle degli utenti. In teoria il processo non è sbagliato, se accompagnato da forme di tutela per le fasce di utenza più bisognose, ma lo scambio fatica a funzionare: il biglietto, infatti, aumenta mentre l’offerta si riduce, insieme alla soddisfazione dell’utenza, e l’età media dei mezzi circolanti sfiora gli 11 anni invece dei 7 previsti come obiettivo nazionale. In tempi economicamente più felici, il piano per la mobilità non è stato fatto: per questo rimediare oggi è ancora più complicato.

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