I piccoli indizi svelano i grandi evasori

Fonte: Il Sole 24 Ore

Bucce di banana. Sono quelle che fanno cascare i grandi evasori nelle maglie del Fisco. Soprattutto adesso che cittadini e Comuni sono diventati sensibili alla chiamata alle armi per la guerra all’evasione. In Emilia Romagna, dove la Direzione regionale delle Entrate può vantare un’alleanza di ferro con i sindaci, i risultati si vedono: 87 milioni di imponibile recuperato, + 54%, solo nel primo semestre 2011, rispetto a tutto il 2010. Ma spesso le segnalazioni del Comune alle Entrate partono da quelle dei cittadini, che in genere non hanno nulla a che fare con le tasse: come quella di un pignolo allievo di una scuola di musica che aveva lamentato il mancato rispetto di norme di sicurezza. I funzionari comunali venuti a verificare, vedendo l’imponenza della struttura con sale prova e auditorium, si erano chiesti come potesse pagare tutto questo una piccola associazione per la diffusione della cultura musicale senza fini di lucro. E infatti il lucro c’era: 750mila euro da corsi lautamente pagati e mai fatturati. O come quella del proprietario di otto fabbricati, tutti locati, che dal 2002 li dichiarava sfitti. Un controllo merceologico presso uno degli inquilini, una profumeria, ha fatto scoprire che il negoziante non aveva un contratto d’affitto. Da lì i controlli sulla tassa rifiuti pagata dagli occupanti degli immobili dello stesso proprietario, che hanno fatto emergere 200mila euro di affitti evasi in quattro anni.

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