I geometri in coda al catasto

Fonte: Italia Oggi

Geometri con il sacco a pelo davanti agli uffici del territorio. A Reggio Calabria come a Padova o a Palermo, le file al catasto per regolarizzare gli immobili non accennano a diminuire. Anzi. Fino al 30 giugno 2011 non si applicheranno le maxisanzioni previste dalla normativa per gli immobili fantasma. Una inaspettata boccata d’ossigeno, introdotta dal dl sviluppo (decreto 70/2011 che ieri ha avuto il via libera dalla camera, si veda altro articolo in pagina) per professionisti e contribuenti che possono continuare ad avvalersi di una sorta di regolarizzazione indiretta e sistemare la propria posizione pagando le sanzioni standard. La finestra aperta solo sulle sanzioni, e non sui controlli, si è trasformata però in una sorta di girone infernale per i professionisti. Vincenzo Alessio Battaglia, componente della commissione nazionale dell’Uppi, Unione piccoli proprietari immobiliari, mette nero su bianco il caos esistente presso gli uffici: «Alla data odierna la situazione generale dell’operazione accatastamento dei “fabbricati fantasma” è molto critica a lume di quanto monitorato presso alcune Agenzie Provinciali del catasto», scrive il geometra raccontando la situazione di Reggio Calabria: «Per Reggio Calabria sono state preventivate 42.397 particelle con fabbricati o manufatti da regolarizzare. Gli uffici catastali hanno funzionato tutti i giorni con due operatori per le Docfa e due operatori per i Pregeo con la presenza costante di tecnici e utenze disposti in “file ed elenchi” che in taluni casi hanno raggiunto e superato le 100 prenotazioni. Ogni giorno però sono state espletate non più del 50% delle pratiche avanzate rimandando gli utenti per i giorni a seguire con grande sacrificio e tolleranza a causa dei disagi (specie per coloro che per raggiungere Reggio devono affrontare un viaggio tortuoso di circa 70 km). Fino al momento sono state sistemate non più di 10 mila particelle. Si suppone che ciò accada in tutta l’Italia (almeno a sentire alcuni tecnici da Padova fino a Palermo). Quindi questa è una dimostrazione che non vi è insolvenza da parte dei cittadini ma “carenza” di servizi interni ai vari catasti provinciali che non riescono a smaltire tutte le pratiche avanzate». La super affluenza è confermata anche dall’Agenzia del territorio, da cui fanno sapere di essere rimasti sorpresi anche loro nel notare che dopo il 30 aprile, termine ultimo per la regolarizzazione spontanea, le file non hanno accennato a diminuire. Le ragioni, secondo l’Agenzia, sono da ricercare non solo nello slittamento dell’applicazione delle maxisanzioni ma anche nel pressing compiuto dal Territorio sulla campagna di regolarizzazione e sullo spauracchio dell’attribuzione della rendita presunta. Su quest’ultimo punto poi l’Agenzia conferma che sono partiti i controlli e i rilievi fotografici sul territorio e che la tabella di marcia resta confermata al 30 aprile e cioè controlli da completare entro fine 2011 o al massimo nei primi mesi 2012. Ogni mattina dunque presso gli uffici del catasto va in scena, secondo il racconto del rappresentante Uppi, la corsa dei professionisti che si mettono in coda già alle sei del mattino davanti agli sportelli aspettando che venga affisso sulla porta un foglio uso bollo in cui prenotarsi scrivendo il proprio nome. Chi si iscrive, si ponga il caso 31 esimo, ha perso un’intera giornata perché le pratiche smaltite saranno solo 30. E l’affluenza, in vista del primo luglio, non accennerà a diminuire anzi. I canarini, così sono chiamati gli agenti del territorio per via della casacca gialla che indossano quando vanno fuori a fare i rilievi, vanno già in missione e questo però determina carenza di organico negli uffici. Del maggior tempo per la regolarizzazione è complice il comma 15 dell’articolo 5 del dl 70/2011. La norma prevede, infatti, per coordinamento con il dlgs sul federalismo municipale (dlgs 23/2011), lo spostamento al primo luglio 2011 dall’originario primo maggio 2011 del termine dal quale scattano le maxisanzioni da applicare sugli immobili irregolari. La previsione però interessa solo l’aspetto sanzionatorio e non quello dei controlli o di una ulteriore proroga. Tanto che una richiesta dell’Uppi è proprio quella di prorogare per tutto l’anno 2011 i termini della regolarizzazione degli immobili fantasma per consentire, in questo modo, lo smaltimento delle pratiche.

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