Finanza locale, alla Camera inizia l’iter del decreto-legge

Inizierà giovedì in commissione Bilancio alla Camera l’iter del decreto finanza locale, varato dal C.d.M. insieme al d.l. voluntary disclosure-benzina, lo scorso 29 settembre. Il relatore per la V commissione è Maino Marchi (Pd). Il provvedimento, che scade il 1° dicembre, è in prima lettura alla Camera e dovrà poi passare al Senato in tempo per la conversione in legge. Sarà una corsa contro il tempo, visto che da metà ottobre inizierà la sessione di bilancio a Palazzo Madama. Ma vediamo intanto le misure contenute in questo decreto di appena tre articoli, originariamente scritto insieme al dl Voluntary e poi diviso per non incorrere in un no del Quirinale per troppa eterogeneità. 

PER EDIFICI SCUOLE 100 MLN IN 2015 E 10 IN 2016 – Viene disposto l’utilizzo immediato delle risorse già assegnate dal Cipe nella seduta del 6 agosto 2015, nell’importo di 50 milioni di euro per il 2015 e di 10 milioni di euro per il 2016, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020. A queste risorse vengono aggiunti 50 milioni di euro per quest’anno che vengono presi dal Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.

PIÙ TEMPO PER CESSIONE AZIENDE IN CRISI – Per favorire il risanamento delle aziende poste in amministrazione straordinaria, viene previsto che al termine della scadenza del programma approvato dal ministero dello Sviluppo economico (12 mesi in caso di cessione, 24 mesi se finalizzato alla ristrutturazione economico-finanziaria) invece di arrivare all’automatico fallimento dell’azienda nel caso in cui il programma non sia stato realizzato in tutto o in parte, il Mise possa, in caso di programma di cessione dei complessi aziendali, prorogarne la scadenza per un massimo di 12 mesi. La proroga, viene specificato, può avvenire solo sulla base di una “specifica relazione, predisposta dal commissario straordinario, sentito il comitato di sorveglianza” e solo se “l’attuazione del programma richiede la prosecuzione dell’esercizio dell’impresa, senza pregiudizio per i creditori”. 

PER PARMA E PIACENZA ALLENTAMENTO PATTO STABILITÀ – Per quest’anno, per far fronte ai danni causati dagli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni 13 e 14 settembre 2015 hanno colpito il territorio delle province di Parma e Piacenza, l’obiettivo del patto di stabilità interno è ridotto di 4 milioni di euro per la provincia di Parma, di 6,5 milioni di euro per la provincia di Piacenza e di complessivi 3,679 milioni di euro ripartiti fra i comuni interessati dall’evento. I comuni interessati nella provincia di Parma sono: Albareto, Bardi, Bedonia, Calestano, Compiano, Palanzano, Pellegrino e Varsi. Quelli nella provincia di Piacenza: Bettola, Bobbio, Farini, Ferriere, Lugagnano Val D’arda, Morfasso, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vigolzone.

(Fonte: Public Policy)

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