Fatturazione elettronica: oggi lo switch-on per oltre 12.800 p.a.

Da oggi l’emissione, la trasmissione, la conservazione e l’archiviazione delle fatture emesse dalle aziende private che lavorano per le amministrazioni pubbliche dovranno essere effettuate esclusivamente con modalità elettronica.
Chi non rispetterà questo adempimento rischia grosso: le pubbliche amministrazioni non potranno più accettare né pagare le fatture ricevute in forma cartacea.
La novità, comunque, non è assoluta: già dallo scorso mese di giugno i fornitori dei ministeri, delle agenzie fiscali e degli enti previdenziali hanno l’obbligo, dopo aver eseguito l’erogazione di un bene o di un servizio, di emettere la fattura elettronica.

Da oggi la trasmissione delle fatture avverrà attraverso un sistema di interscambio gestito dall’Agenzia delle entrate che:

  • trasmette la fattura elettronica dal fornitore alla pubblica amministrazione;
  • trasmette le notifiche relative alle attività svolte alla pubblica amministrazione e al fornitore; 
  • consente al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) il Monitoraggio della Finanza Pubblica. 

Le singole amministrazioni devono identificare i propri uffici deputati alla ricezione delle fatture elettroniche e ne cureranno la registrazione nell’Indice delle pubbliche amministrazioni (IPA). Si tratta di un adempimento importante: questo codice dovrà essere indicato nella fattura elettronica e sarà tra le informazioni che gli uffici pubblici daranno ai propri fornitori. A fronte di una unica Amministrazione vi potranno essere più uffici, relativi alle diverse articolazioni della medesima .

Le amministrazioni sull’IPA

 Dal cruscotto di monitoraggio di AgID risulta che tutte le regioni e tutti i comuni italiani sono regolarmente registrati sull’IPA e che, al 26 marzo scorso, dei 21.554 soggetti con obbligo di fatturazione elettronica, di cui 9.159 amministrazioni centrali con fatturazione elettronica avviata il 6 giugno 2014, esistono:

  • 449 soggetti non registrati su IPA, verso i quali è stata avviata un’azione di richiamo
  • 11.775 amministrazioni, con obbligo di attivazione al 31 marzo, registrate su IPA con almeno un ufficio di fatturazione elettronica attivo
  • 170 le amministrazioni, con obbligo di attivazione al 31 marzo, che hanno avviato in anticipo il servizio di fatturazione elettronica.

L’AgID continuerà a prestare assistenza alle p.a. verso la dematerializzazione dei documenti

“Dopo le azioni di sollecito, finalizzate a permettere a tutti i soggetti coinvolti nel passaggio al sistema di fatturazione elettronica  di arrivare preparati alle scadenze di legge del 6 giugno 2014 (p.a. centrali e scuole) e del 31 marzo 2015 (restanti p.a. compresi gli enti locali),  l’Agenzia per l’Italia Digitale continuerà a prestare assistenza e supporto alle amministrazioni per l’ottimizzazione della ricezione, gestione e conservazione a norma delle fatture digitali”, si legge in un comunicato stampa di ieri.

Attraverso l’attivazione di opportuni tavoli con i rappresentanti dei soggetti coinvolti e l’analisi dell’eventuali criticità segnalate, AgID è impegnata a mettere in atto tutte le attività che facilitino il passaggio al sistema elettronico di fatturazione. 

Al fine di digitalizzare i processi e di consentire risparmi  nella gestione dell’attività amministrativa e della spesa, dal 1° aprile 2015,  le attività di AgID saranno finalizzate a far sì che tutte le amministrazioni possano intraprendere il giusto percorso verso la dematerializzazione dei documenti e l’integrazione dei propri processi, dalla fase dell’ordine di beni e servizi, alla fase conclusiva dei pagamenti.

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