Decreto Sblocca Italia, ultimi chiarimenti su edilizia e sconti fiscali

Mentre l’iter parlamentare è ancora gli inizi, il decreto Sblocca Italia procede a due velocità dopo la pubblicazione in Gazzetta. Con le sue norme immediatamente effettive, infatti, il provvedimento vede, da una parte, aumentare i chiarimenti istituzionali, per tradurre le nuove regole in modalità operativa, ma dall’altra, si registra la solita bassa predisposizione degli enti locali a recepire le indicazioni.
Insomma, anche nelle misure che nascono per accelerare i processi di realizzazione delle opere, e che si pongono come scopo quello di semplificare le procedure, il rischio è quello di scontrarsi con macchinosità dell’apparato burocratico, resistenze e generali rallentamenti per l’entrata in vigore delle novità.
Qui le novità in edilizia elencate

Lavori domestici
E’ il caso, ad esempio, dei lavori domestici, uno degli interventi più pubblicizzati contenuti nel decreto uscito in Gazzetta lo scorso 12 settembre. Secondo quanto è scritto nel testo, lo Sblocca Italia dovrebbe assicurare la possibilità di avviare interventi si ristrutturazione con la presentazione di un unico documento, accompagnato dalla relazione tecnica di un professionista che certifichi l’estraneità delle strutture portanti dall’intervento in oggetto.
Peccato, però, che, allo stato attuale, solo quattro regioni – Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Marche – abbiano avviato le procedure per l’adozione della dichiarazione unica da presentare all’inizio dei lavori. Allo stesso modo, i lavori per l’entrata in vigore della nuova Scia, contenuta anch’essa tra le pieghe del decreto sblocca Italia, proseguono a rilento.

Le guide del fisco
Dall’altra parte, però, con buona tempestività l’Agenzia delle entrate ha pubblicato i suoi supporti ai professionisti che forniscono chiarimenti sulle linee guida principali contenute nel provvedimento.
In questo senso, molto importanti per tutti i professionisti sono le tre guide sulle novità che riguardano il mondo immobiliare. A cominciare dalle locazioni, le Entrate chiariscono come la riduzione del canone sia possibile, secondo quanto contenuto nello sblocca Italia, ricorrendo a una formulazione contrattuale che non richiede l’esborso di imposta di registro e di imposta di bollo, per un totale di 83 euro.
Allo stesso modo, le Entrate confermano la possibilità di vedersi riconosciuto uno sconto fiscale per mezzo di deduzioni al reddito, nel momento di acquisto di un immobile, purché questo venga posto sul mercato delle locazioni a canone concordato per almeno otto anni. Nello specifico, gli acquisti che ricadono sotto questo regime, son quelli effettuati a partire dal primo gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, con deduzione che è pari al 20% per una spesa entro i 300mila euro.
Infine, tornando alle ristrutturazioni, le Entrate specificano come sia cambiata la normativa sulla manutenzione straordinaria, con la sostituzione dell’indicazione volumi e superfici delle singole unità immobiliari” con quella inerente la “volumetria complessiva degli edifici”.

tratto da www.leggioggi.it

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