Decreto enti locali, ieri l’ultimo round tra sindaci e governo

“Abbiamo esaminato il testo del decreto enti locali che sarà portato al primo Consiglio dei Ministri – ha detto il presidente dell’Anci Fassino – il governo ha accolto molte delle proposte avanzate dall’Anci, compreso il fondo compensativo Imu-Tasi, che farà parte dell’articolato del decreto. Eventuali questioni che non abbiano ancora trovato soluzione si potranno affrontare in sede di conversione del decreto in Parlamento”. Lo ha annunciato il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine del nuovo round nella trattativa tra sindaci e governo sul decreto Enti locali, svoltosi ieri mattina a Palazzo Chigi. Per l’esecutivo erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, il capo di gabinetto del Mef Garofoli oltre al ragioniere generale dello Stato Franco.

Fassino ha ricordato le questioni su cui il governo ha accolto in pieno il punto di vista dei Comuni, come “l’attenuazione del patto di stabilità, la possibilità di usare i proventi della rinegoziazione dei mutui contratti con Cassa depositi e prestiti per la spesa corrente, la riduzione delle sanzioni per Città metropolitane e Province che le abbiano ereditate dai vecchi enti provinciali per sfondamenti del patto di stabilità, fino alla possibilità di conferire gli immobili comunali a fondi immobiliari predisposti da soggetti pubblici, come Invimit”.

Il presidente dell’Anci ha spiegato che “rimane comunque aperto un confronto puramente tecnico-contabile sulla quantificazione del fondo perequativo Imu –Tasi, che di qui alle prossime ore i tecnici Mef ed Anci definiranno sulla base di un confronto di tabelle”.

In pratica, tale confronto si è reso necessario “per verificare l’effettiva eventuale riduzione di gettito che sul 2015 ci sarebbe nel differenziale tra aliquote Tasi di oggi ed aliquote Imu del passato, ed in base a tale verifica – ha sottolineato Fassino – si andrà a definire l’ampiezza del fondo perequativo. Anche l’anno scorso – ha aggiunto – vi fu un analogo confronto tra Anci e ministero sui dati Comune per Comune”.

In ogni caso il presidente Anci ha espresso soddisfazione per l’esito della trattativa con il governo: “Come tutti i negoziati c’è una contrattazione che abbiamo sviluppato con spirito collaborativo; devo riconoscere che ho trovato in De Vincenti e nei rappresentanti del governo una disponibilità collaborativa analoga a quella dei Comuni. E questo – ha concluso Fassino – ha consentito di individuare su molti punti aperti soluzioni che corrispondono alle richieste del’Anci”.

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