Dati 2010 su produzione rifiuti e R.D. nei comuni capoluogo di provincia: le precisazioni Istat

Pubblichiamo una nota di Corrado Abbate (dirigente statistiche ambientali dell’Istat) sui dati 2010 di produzione rifiuti e raccolta differenziata nei comuni capoluogo di provincia: “Le diversità osservate non sono da attribuire ad errori ma a semplici difformità”
Le diversità osservate tra i dati sui rifiuti urbani e sulla quota di raccolta differenziata pubblicati dall’Istat e quelli comunicati dalle aziende di Milano e Bari, non sono da attribuire ad errori ma a semplici difformità. Per la stima, lo studio e la valutazione di tali fenomeni occorre considerare che:

  • l’Istat rileva dati molto dettagliati per tipo di materiale raccolto e utilizza definizioni, di Rifiuti Urbani, dettata dalla normativa nazionale, e di Rifiuti raccolti in modo Differenziato e avviati a recupero, che sono omogenee per tutti i comuni, mentre le varie aziende possono utilizzare criteri di calcolo condivisi a livello locale (che includono o escludono alcune tipologie di materiali);
  • piccole variazioni possono emergere se si confrontano dati rilasciati dalla stessa azienda in tempi diversi, le quali possono risentire di aggiornamenti, pur riferiti allo stesso anno;
  • si consideri anche la difficoltà oggettiva da parte della aziende comunali di misurare e contabilizzare un fenomeno quotidiano, con pesate di moltissimi automezzi, talvolta in varie fasi della loro lavorazione, nelle quali può incidere l’eventuale assorbimento di acqua o il suo essiccamento.
  • i dati pubblicati dall’Istat sono espressi in termini di valori per abitante, al fine di consentire un confronto immediato tra i comuni, mentre quelli rilasciati dalle aziende sono espressi in valori assoluti o divisi per differenti stime della popolazione (ad esempio, i dati relativi alla popolazione residente a fine anno e non quelli relativi alla popolazione media annua, utilizzati nel lavoro dell’Istat);
  • nel caso di Milano è da osservare che nel 2010 la popolazione media annua residente nel comune è aumentata rispetto al 2009, pertanto i valori per abitante, a parità di stime di RU e di RD, riferiti al 2010, risultano più bassi di quelli relativi al 2009;
  • nel caso di Bari, i dati presentati dall’azienda comunale evidenziano difformità dovute al diverso periodo di riferimento, che esclude nel primo caso il periodo estivo (ricordiamo che la fonte primaria di entrambi i dati è la stessa azienda):
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    • l’azienda barese riporta i rifiuti urbani totali, nel solo primo semestre del 2010 sul primo semestre del 2009, una diminuzione del 2,9% e il totale della differenziata in diminuzione dello 0,3%; di conseguenza nel confronto, tra i primi sei mesi, la quota di raccolta differenziata passa dal 20,6 al 21,2, con un aumento di 0,6 punti percentuali;
    • f2) l’Istat ha stimato un aumento della raccolta totale per abitante, sull’intero anno, del 4,2% e una diminuzione della quota di raccolta differenziata, sempre sull’intero anno di 1,4 punti.

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