Nella seduta del 3 giugno 2025, l’Assemblea della Camera ha approvato in via definitiva con modificazione il decreto legge 7 aprile 2025, n. 45, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026.
La legge 79/2025 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2025 introduce nuove riforme strutturali con l’obiettivo di investire nella valorizzazione e formazione del personale scolastico, potenziare l’integrazione tra istruzione e mondo del lavoro e sostenere le spese degli studenti. Contestualmente, aggiorna l’utilizzo delle risorse del PNRR per allineare gli interventi alle nuove priorità educative.
IL PERCORSO DI CONVERSIONE DEL PROVVEDIMENTO DI LEGGE:
>> Conversione del decreto Scuola PNRR, l’approvazione definitiva alla Camera.
>> Decreto Scuola PNRR verso la conversione in legge: le schede di lettura.
Indice
Personale docente
L’art. 2 della legge 79/2025 introduce cinque modifiche sostanziali alla disciplina del reclutamento del personale docente. Viene prevista l’integrazione delle graduatorie di merito dei concorsi PNRR con candidati idonei fino al 30% dei posti a bando, da utilizzare prioritariamente rispetto alle graduatorie dei concorsi precedenti, inclusi quelli per l’insegnamento di educazione motoria nella primaria. Dal 2026/27 sarà istituito un elenco regionale annuale per chi ha superato la prova orale di concorsi dal 2020 in poi. I docenti dovranno accettare o rifiutare la sede assegnata entro cinque giorni, e comunque entro il 1° settembre se l’assegnazione avviene dopo il 28 agosto.
Inoltre, per l’anno scolastico 2025/2026, le assunzioni potranno essere completate entro il 31 dicembre 2025, anche utilizzando graduatorie pubblicate entro il 10 dicembre. Questa proroga permette una maggiore flessibilità nelle operazioni di reclutamento, assicurando continuità didattica e valorizzazione del merito.
L’articolo 10-bis, invece, introduce, in via eccezionale e transitoria, una nuova disciplina per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2025/2026.
In deroga alle regole contrattuali vigenti, viene autorizzata la copertura fino al 100% dei posti vacanti disponibili in ciascuna regione, fatta salva la riserva per i posti destinati al concorso ordinario bandito con D.D. n. 2788/2023.
La mobilità non richiede il consenso degli Uffici scolastici regionali di provenienza e destinazione, salvo due eccezioni:
- Esubero di personale nella regione richiesta per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027.
- Provvedimenti giurisdizionali che impongano immissioni in ruolo in ordine di graduatoria nella stessa regione.
Nuove disposizioni per il personale delle scuole dell’infanzia
L’art. 7 proroga fino agli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027 la possibilità di assegnare, in via straordinaria, incarichi temporanei per garantire il servizio educativo nelle scuole dell’infanzia paritarie. In particolare, qualora non sia possibile reperire personale docente con il titolo di abilitazione richiesto, sarà possibile attingere anche dalle graduatorie degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia, purché in possesso di un titolo idoneo secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 65 del 2017. Il servizio svolto con tali incarichi temporanei, tuttavia, non è valido ai fini dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto delle scuole statali.
Misure di contrasto alle classi terminali collaterali
Particolare attenzione è rivolta al rafforzamento della legalità e alla semplificazione amministrativa. Sempre in questo ambito, L’art. 5, comma 1, stabilisce che non può essere autorizzata l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria. L’attivazione di tale classe è subordinata a una richiesta motivata e all’autorizzazione dell’ufficio scolastico regionale, da presentarsi entro il 31 luglio precedente all’anno scolastico di riferimento. Il decreto introduce misure stringenti per contrastare il fenomeno dei “diplomifici”: nuove regole per gli esami di idoneità e obbligo di presidenti esterni per le commissioni d’esame nei casi di accorpamento di due anni scolastici.
Benefici per gli studenti
L’art. 6 della legge 79/2025 introduce importanti interventi per il sostegno economico agli studenti. Il comma 1 aumenta i fondi destinati alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo: +1 milione di euro nel 2025 e +3 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027, a favore degli alunni che adempiono l’obbligo scolastico e posseggono i requisiti previsti.
Il comma 1-bis, aggiunto dal Senato, rivede i criteri per l’erogazione del contributo per le spese di locazione abitativa degli studenti universitari fuori sede. Sono esentati dai requisiti di merito gli studenti con disabilità e non possono accedere al fondo coloro che si siano iscritti più di una volta al primo anno di corso. Infine, il comma 1-ter incrementa di 9,5 milioni di euro per il 2025 il fondo destinato al contributo affitti, garantendo la copertura finanziaria delle nuove misure.
Risorse per gli ITS Academy e investimenti negli asili
Dal punto di vista delle risorse, il provvedimento, nell’articolo 10, conferma per il 2025 lo stanziamento di 1 milione di euro per ampliare l’offerta formativa degli ITS Academy nell’ambito del Piano Mattei, con particolare attenzione ai percorsi di internazionalizzazione.
Il comma 1-bis introduce l’esenzione IRPEF per le borse di studio erogate agli studenti ITS da Stato, Regioni, Fondazioni ITS Academy e altri enti pubblici.
Infine, i commi 1-ter e 1-quater estendono la definizione di credito formativo anche alle competenze acquisite all’estero, il cui riconoscimento è affidato direttamente agli ITS Academy.
Per il potenziamento dell’educazione nella prima infanzia, il PNRR prevede l’investimento “Piano per asili nido, scuole dell’infanzia e servizi educativi per la prima infanzia”, con una dotazione complessiva pari a 3,24 miliardi di euro. L’obiettivo è ampliare l’offerta di servizi attraverso la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia. L’ultima versione della misura punta a realizzare almeno 150.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia disponibili entro il 30 giugno 2026.
Una lenta digitalizzazione
L’art. 3-ter, introdotto durante l’esame al Senato, modifica le disposizioni attuative dell’intervento relativo allo sviluppo delle competenze digitali nelle scuole di ogni ordine e grado. In particolare, sostituisce il riferimento specifico all’apprendimento e all’uso del coding con una formulazione più ampia e generale, che richiama lo sviluppo delle competenze informatiche. Viene inoltre eliminato l’obbligo, precedentemente previsto, per il ministro dell’Istruzione e del Merito di aggiornare, entro la fine dell’anno scolastico 2024/2025, gli obiettivi specifici di apprendimento e i traguardi di competenza per ciascun ciclo scolastico in coerenza con le modifiche.
>> IL TESTO COORDINATO DEL DECRETO LEGGE 7 APRILE 2025, n. 45 CONVERTITO DALLA LEGGE 5 GIUGNO 2025, n. 79.
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