Contro la mafia appalti tracciati

Fonte: Italia Oggi

Arriva la tracciabilità dei flussi finanziari negli appalti. L’obbligo, esteso a tutti i soggetti della filiera, renderà così sempre più stringenti i controlli antimafia per prevenire infiltrazioni criminali nei contratti pubblici. Questa una delle previsioni contenute nel nuovo codice antimafia (attuativo della legge 13/8/2010, n. 136- si veda ItaliaOggi del 26/8/2010) che verrà presentato questa settimane in consiglio dei ministri. «È una riforma epocale che si aspettava da anni. Uno strumento importante nelle mani dei magistrati per rendere più efficace il contrasto alla mafia. Sul Testo unico della legge antimafia predisposto da me e dal ministro della Giustizia Alfano abbiamo lavorato molto, e in settimana lo porteremo nel prossimo Consiglio dei ministri». Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni oggi a Palermo per commemorare la strage di Capaci. Il nuovo codice antimafia, ha aggiunto, «è in attuazione della legge del piano straordinario contro le mafie approvato all’unanimità dal Parlamento lo scorso agosto su proposta del governo». «Abbiamo fatto leggi contro la mafia che non hanno precedenti e senza bisogno che il giorno prima vi fosse una strage. I risultati sono arrivati soprattutto sul versante della cattura dei latitanti, del sequestro dei patrimoni mafiosi e nel rapporto tra i detenuti del 41 bis e i loro parenti all’esterno. Non ci accontentiamo, andiamo avanti e al prossimo Consiglio dei ministri porterò il nuovo codice antimafia». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenuto nell’aula bunker di Palermo alla commemorazione della strage di Capaci. In riferimento all’ultimo grande latitante di Cosa Nostra, Alfano ha poi aggiunto: «Il cerchio attorno a Matteo Messina Denaro si sta stringendo, e puntare alla sua cattura è il nostro nuovo obiettivo». Le previsioni del codice. La legge obbliga operatori delle imprese ad utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati alle pubbliche commesse. A tali conti devono essere appoggiati tutti i movimenti finanziari di qualsiasi importo da e verso altri conti, connessi all’esecuzione del contratto, sub-contratto o affidamento e finalizzati alla realizzazione dell’intervento. Tuttavia, i conti possono essere dedicati «Anche non in via esclusiva alle commesse pubbliche». Questi possono quindi essere impiegati anche per transazioni che non rientrino nell’oggetto del contratto di appalto. Precisa la legge che ove per il pagamento di spese estranee ai lavori, ai servizi e alle forniture in commento, sia necessario il ricorso a somme provenienti da conti dedicati, questi ultimi possono essere successivamente reintegrati mediante bonifico bancario o postale. La legge esclude però i pagamenti, attinenti ai contratti di appalto, con fondi provenienti da conti diversi da quelli dedicati o con metodi alternativi ai bonifici. È inoltre stabilito che i conti dedicati possano essere accesi esclusivamente presso banche o presso la società Poste italiane s.p.a. Quanto al monitoraggio, ogni movimento relativo al contratto di appalto dovrà riportare, nella causale del bonifico bancario o postale, l’indicazione del Codice unico di progetto (Cup) relativo alla commessa pubblica sottostante. Il Cup dovrà essere richiesto alla Stazione unica appaltante (Sua), intermediario tra il Dipartimento per la programmazione della politica economica e gli appaltatori. Quest’ultimi dovranno comunicare alla Sua gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro sette giorni dalla loro accensione e le generalità e il codice fiscale delle persone che potranno operare su di essi. Sanzioni. La Sua sarà tenuta ad inserire, nei contratti stipulati con gli appaltatori, una clausola di assunzione dell’obbligo di tracciabilità dei flussi. Tale clausola agisce a pena di nullità assoluta del contratto, comportando una invalidità, insanabile e nei confronti di tutti i soggetti ai sensi dell’articolo 1418 c.c. Inoltre, il contratto dovrà contenere una clausola risolutiva espressa, che preveda la risoluzione dello stesso nel caso in cui le transazioni finanziarie siano state effettuate senza avvalersi di banche o Poste.

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