Condono Iva, censimento sprint

Fonte: Italia Oggi

Una task force con l’Agenzia delle entrate per il censimento dei contribuenti che hanno effettuato il condono Iva 2002, per arrivare entro fine anno a completare il monitoraggio e avviare per il 2012 i controlli sulle posizioni fiscali. Lo ha annunciato Nino Di Paolo, comandante generale della Guardia di finanza, durante l’audizione in commissione finanze e tesoro del Senato sulla riforma fiscale. Il numero uno delle Fiamme gialle ha presentato il bilancio 2011 del corpo esaminando le novità normative degli ultimi mesi che hanno ampliato i poteri di indagine del corpo. Di Paolo ha fatto anche il punto sul fronte del contrasto dell’evasione internazionale delle indagini in corso sulle quattro liste e su quanto finora è stato possibile far emergere. In generale il contrasto all’evasione fiscale internazionale ha permesso di scoprire «redditi evasi per 1,591 mld di euro»; dalla lista Falciani sono stati scoperti 572 mln di redditi evasi, dalla lista San Marino Forlì 428 mln e dalla lista Kundeliste 7,1 mln.
Per il contrasto all’evasione fiscale tra gennaio 2010 e settembre 2011 la Guardia di finanza ha scoperto inoltre circa 17 mila evasori totali e paratotali che hanno nascosto al fisco ricavi per oltre 43 miliardi di euro.
Parlando della collaborazione con l’Agenzia delle entrate ed Equitalia, il numero uno della Guardia di finanza ha evidenziato i progressi fatti negli innesti degli accertamenti fiscali: nei primi nove mesi del 2011, la percentuale dei rilievi formulati dal corpo e recepiti dall’Agenzia delle entrate, è salita al 96%. «In sostanza possiamo affermare», spiega Di Paolo, «che la quasi totalità dei nostri verbali si traduce in atti di accertamento».
La maggiore imposta accertata dall’Agenzia, ha spiegato Di Paolo, «collegata ai processi verbali di constatazione redatti dal Corpo, è progressivamente aumentata, passando da 5,8 miliardi di euro nel 2007 a 9,4 nel 2008, 13,2 nel 2009 e 12,8 nel 2010».
Sul fronte della riscossione, poi, aumentano gli importi incassati a seguito delle attività ispettive svolte dalla Gdf: «Hanno registrato rispetto all’anno precedente un incremento del 28,5% nel 2008, del 19,4% nel 2009 e del 105,5% nel 2010». La collaborazione con Equitalia ha inoltre consentito di pignorare beni per circa 430 mln di euro nei confronti di imprese e lavoratori autonomi iscritti a ruolo per debiti superiori a 25 mila euro.
Dall’analisi delle novità normative, per Di Paolo un impulso all’azione della Gdf arriverà dall’allargamento dell’utilizzo delle indagini finanziarie per quel che riguarda le assicurazioni vita e sulle forme pensionistiche complementari individuali. Dall’inasprimento dei reati in materie di imposte sui redditi e Iva arriverà un allargamento del raggio d’azione e della platea di evasori che potranno essere chiamati a rispondere penalmente per le somme sottratte all’erario. «In questa prospettiva», ha spiegato Di Paolo, «per rendere ancora più efficace la collaborazione con la magistratura per il contrasto alle frodi fiscali, è stato avviato un monitoraggio volto a conoscere gli orientamenti delle procure della repubblica in ordine agli elementi probatori ritenuti più idonei a supportare l’esercizio dell’azione penale». L’obiettivo è quello di uniformare l’attività dei reparti e individuare delle linee di intervento comuni nella ricostruzione delle basi imponibili sottratte a tassazione quando scattano le soglie del dlgs 74/2000.
Infine il generale delle Fiamme gialle propone l’ampliamento della base della legge 231/2001 anche per i reati tributari: «Un sicuro effetto deterrente potrebbe essere ottenuto, poi, facendo rientrare i reati tributari fra quelli che consentono l’applicazione della responsabilità amministrativa degli enti prevista dal dlgs n. 231 del 2001, come peraltro già accade, con istituti similari, in altri ordinamenti europei, tra cui quelli di Francia e Germania».

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