Comuni ricicloni 2013, 330 comuni a rifiuti free

Sono oltre 1.200 i comuni che primeggiano nella raccolta differenziata e quasi otto milioni gli italiani che separano i rifiuti. Ben 330 comuni, poi, sono vicini all’obiettivo “zero rifiuti”. Sono questi i dati più significativi del dossier di Legambiente “Comuni ricicloni 2013” presentato lo scorso 8 luglio a Roma alla presenza del Ministro dell’ambiente Andrea Orlando. Nel corso dell’incontro, sono stati premiati i comuni più virtuosi: campione assoluto Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno. Proprio Belluno si classifica al primo posto tra i capoluoghi del nord, mentre Salerno al primo tra quelli del Sud.

“Fare la raccolta differenziata – ha commentato il ministro – è un fenomeno ormai duraturo che vede crescere la consapevolezza delle amministrazioni e dei cittadini. Dimostra anche che, quando il Paese trova gli strumenti adatti, le amministrazioni che ci credono ce la fanno”. Secondo Orlando, inoltre, “è molto importante che ci sia un salto di qualità anche nei soggetti che gestiscono il servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, soprattutto per realizzare delle migliori performance nelle grandi aree urbane”.
Fare un salto di qualità nello smaltimento dei rifiuti significa inoltre, per il ministro, creare “la miglior barriera per arginare la presenza delle organizzazioni criminali. Per questa ragione ho dato gli incentivi rimasti per la differenziata a Comuni che sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, perché credo che proprio lì si debba realizzare la capacità di risposta dello Stato. Nel sistema della discarica, infatti, si è attuata la più grande capacità pervasiva dell’organizzazione criminale”.

Per incentivare la differenziazione dei rifiuti uno strumento utile, poi, potrebbe essere la revisione della Tares, da modulare sulla base di un meccanismo che premia i comportamenti virtuosi. “Il governo – ha affermato Orlando – sta iniziando una discussione che lo vedrà impegnato su come ridefinire la Tares. Sono convinto che sia mio compito supportare questo processo attraverso un passaggio che eviti di continuare a tassare sulla base di un elemento poco significativo come quello della superficie e invece tassi sulla base della produzione del rifiuto e incentivi chi decide di differenziare attraverso meccanismi di carattere premiale”.

(Fonte: Ministero dell’ambiente)

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