Clini: “Napoli, due mesi dall’Europa. Intervenire con rispetto e onestà”

Il Commissario europeo Janez Potocnik ha dato a Napoli una moratoria di 2 mesi prima di fare scattare le sanzioni UE. Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti, che pagheranno soprattutto coloro che non hanno alcuna colpa, quelli che si impegnano per l’ambiente, che poi sono la maggioranza dei cittadini. Nei due mesi concessi da Poto?nik, non si costruisce un inceneritore (ove questa fosse la tecnologia risolutiva, e dubito comunque che l’inceneritore sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti). In due mesi non si allestisce forse nemmeno una discarica. Poto?nik sa tutto questo. E l’Europa infatti non pretende “La” soluzione già realizzata bensì ci chiede credibilità. Le polemiche – anche queste di questi giorni – tolgono credibilità e avvicinano la multa. L’Europa ci ha dato fiducia ancora una volta, e merita di essere trattata con rispetto, onestà e rigore. Come lo meritano i cittadini napoletani. Meritano rispetto, non prese in giro.
Spiego ancora una volta la questione dell’esercito. Non ho mai pensato che l’esercito debba lavorare sulla raccolta dei rifiuti. Il collega e amico ministro della difesa, ammiraglio Di Paola, ha detto bene: i militari si occupano di cose diverse dall’ambiente. I cittadini di Napoli meritano un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti degno di una città nobile, di una delle capitali europee della cultura e dell’arte. Se qualcuno impedisce questo servizio, se è una questione di ordine pubblico, allora i cittadini avranno in loro aiuto le forze dell’ordine per difendere la loro città. In casi eccezionali tutte le istituzioni si devono mobilitare quindi, eventualmente, anche l’esercito. Ciò non significa schierare domani i soldati per le vie di Napoli, ma anzi l’auspicio che la Campania con le proprie forze, le proprie istituzioni, e con il proprio senso di legalità, riesca ad affrontare e risolvere per le vie ordinarie il problema.

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