Centrali acquisti, si parte

Fonte: Il Sole 24 Ore

Scatta operativamente oggi il processo di riduzione e concentrazione delle centrali di acquisto della Pa. Dal sistema di oltre 30mila stazioni appaltanti si scende a circa 30 centrali che dal 1° gennaio 2016 dovranno essere utilizzate dalle pubbliche amministrazioni per gli acquisti di beni e servizi. Perno di questo nuovo bacino ristretto di centrali di acquisto per le forniture resterà Consip, la società controllata dal ministero dell’Economia di cui è stato da poco nominato ad Luigi Marroni.
A gennaio le stazioni appaltanti operative dovrebbero essere 33: a Consip si dovrebbero aggiungere le 20 centrali regionali e altre 12 prevalentemente riconducibili alle città metropolitane. È possibile che alcune di queste centrali diventino punti di riferimento per alcuni settori specifici di forniture per un vasto gruppo di amministrazioni. Attualmente Consip presidia circa 40 miliardi sugli oltre 135 miliardi di spesa per beni e servizi sostenuta annualmente dalla Pa. L’obiettivo della prossima spending review è di far salire questa asticella facendo leva sul processo di riduzione delle centrali di acquisto, innescato dal decreto sul bonus Irpef da 80 euro.
A ricordare che questo processo sta partendo è stato ieri anche il commissario alla spending review, Yoram Gutgeld sottolineando che il passaggio da decine di migliaia di stazioni appaltanti a 30 soggetti «è un cambiamento enorme».

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