Nello specifico, viene esaminato l’avviso di affidamento di spazi condivisi tra associazioni, con la proposta di uno schema.
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Le esigenze di aggregazione e la necessità di rispondere alle richieste di spazi alle associazioni che operano all’interno del territorio comunale deve conciliare da una parte, la presenza di locali idonei, dall’altra parte, la trasparenza nell’affidare i beni pubblici, ove la loro “vocazione” deve assolvere un interesse generale, ossia a favore della Comunità.
Se dunque gli spazi pubblici devono essere produttivi e produrre reddito (come ad esempio, la locazione di beni immobili, spazi commerciali), allo stesso tempo esigenze collettive esigono di rispondere ai bisogni di socialità e aggregazione, che oltre ad essere richiamati a livello costituzionale nei principi di sussidiarietà, sono ancorati in modo puntuale ed esteso nel codice del Terzo settore (d.lgs. n. 117 del 3 luglio 2017).
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