Approvato alla Camera lo Sblocca Italia: le novità per gli Enti locali

Ieri la Camera dei deputati ha approvato, con 278 sì, 161 no e 7 astensioni, il disegno di legge di conversione del c.d. Sblocca Italia. Ora il testo va al Senato, dove però non dovrebbe subire modifiche a causa dei tempi stretti. L’11 novembre, infatti, decadono i tempi per la conversione.
Qui di seguito le novità di interesse per gli Enti locali.

Patto Stabilità. Sono state inserite delle disposizioni volte a limitare, per l’anno 2014, l’applicazione di alcune sanzioni, previste dalla normativa vigente per il mancato rispetto del patto di stabilità interno 2013 da parte degli enti locali.

Casa. Sono inserite nuove disposizioni finalizzate all’adozione di uno schema di regolamento edilizio “tipo” (articolo 17-bis), al fine di semplificare ed uniformare le norme e gli adempimenti. È stata, invece, soppressa, a seguito del rinvio in Commissione, l’introduzione di un’aliquota dell’imposta del valore aggiunto pari al 4%, per gli interventi di ristrutturazione degli edifici che beneficiano delle detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.

Edilizia. Sono state modificate alcune norma del testo unico riguardanti:
– le opere interne e la comunicazione di Inizio Lavori (CIL);
– la riqualificazione delle aree attraverso forme di compensazione, in alternativa all’espropriazione, incidenti sull’area interessata e senza aumento della superficie coperta;
– l’introduzione di una nuova ipotesi di permesso di costruire in deroga anche alle destinazioni d’uso per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismesse, e del permesso di costruire convenzionato;
– l’introduzione di una disciplina finalizzata a stabilire quali mutamenti della destinazione d’uso siano urbanisticamente rilevanti;
– l’introduzione di sanzioni pecuniarie in caso di inottemperanza accertata all’ingiunzione di demolizione degli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, i cui proventi sono destinati, tra l’altro, alla demolizione e alla rimessione in pristino delle opere abusive.

Acquisto abitazioni e affitti. Nell’esame in commissione Ambiente era stato cancellato l’obbligo di affittare la casa acquistata e il tetto minimo degli otto anni, per poter beneficiare della detrazione Irpef. Il provvedimento, tornato indietro dopo lo stop della commissione Bilancio, è stato riportato alla sua versione originale: per lo sconto fiscale serve una locazione a canone concordato.

Genova. I ricorsi al Tar non bloccheranno più le opere, messe in gara per affrontare gli stati di emergenza. Il governo interviene così per evitare che in futuro si possa ripetere quanto accaduto a Genova.

Emergenze. Viene inoltre alimentato il Fondo per le emergenze nazionali, istituito presso la presidenza del Consiglio, che dovranno aiutare Genova, colpita la scorsa settimana dall’evento calamitoso. Rispetto a un primo stanziamento di 100 mln, fissato inizialmente dalla commissione Ambiente, l’importo è stato dimezzato dopo le osservazioni della commissione Bilancio.

Amianto. È inserito un articolo volto ad escludere dai vincoli del patto di stabilità interno, nel 2015, le spese sostenute per gli interventi di bonifica dell’amianto da realizzare nei territori compresi nel sito di bonifica di interesse nazionale di Casale Monferrato.

Bonifica. L’articolo relativo alla messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati è stato rivisto nel corso dell’esame in commissione: vengono previste, da un lato, una serie di modifiche alla procedura per la realizzazione di impianti di recupero di energia dai rifiuti, e dall’altro disposizioni aggiuntive in materia di: recupero dei rifiuti organici; contributi economici per il trattamento energetico fuori regione dei rifiuti; affidamento della nuova concessione del Sistri dal 2016; deroga al divieto di smaltimento fuori regione dei rifiuti urbani nei casi di calamità naturali; rifiuti di beni in polietilene.

Incentivi. Le categorie di incentivi nel settore energetico, destinati alla pubblica amministrazione, vengono estesi ai soggetti di edilizia popolare e alle cooperative di abitanti. Vengono inoltre esclusi dai tagli degli incentivi per gli impianti fotovoltaici di grossa taglia gli impianti degli enti locali e delle scuole.

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