Anagrafe nazionale della Popolazione Residente (ANPR): obiettivi a breve termine

“Il sistema dei Comuni crede fermamente nell’utilità dell’avere un sistema centralizzato delle informazioni anagrafiche, ma non può fare a meno di constatare che, ad oggi, il progetto presenta ancora alcune difficoltà attuative – legate in particolare alla relazione fra sistema centrale e sistemi informativi in uso nei Comuni – che ne stanno rallentando il dispiegamento” Queste le parole ha dell’Assessore del Comune di Prato Benedetta Squittieri in rappresentanza dell’ANCI nel corso dell’audizione di mercoledì presso la Commissione sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in merito all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.

Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR): lo stato delle cose

“Fin da subito – prosegue Squittieri – il ruolo svolto dall’Associazione e dai Comuni è stato quello di contribuire alla definizione delle caratteristiche dell’ANPR in modo che la piattaforma metta a disposizione dei Comuni tutte le funzionalità necessarie a garantire l’operatività dei Servizi demografici e degli uffici ad essi collegati, almeno a parità di livello di prestazione rispetto all’attuale, ma con l’ottica di migliorare l’offerta di servizi ai cittadini. Tutto questo con il minor impatto possibile, sia economico sia organizzativo, sull’Ente locale. I ritardi accumulati dal progetto e le difficoltà tecniche riscontrate dai Comuni nel collegare i propri sistemi informativi al sistema centrale, testimoniano che qualche errore di valutazione è stato fatto. In primis quello di sottovalutare l’impatto dell’ANPR sui Comuni e non prevedere delle risorse economiche per i necessari allineamenti tra il sistema centrale e quelli locali, lasciando di conseguenza ricadere gli oneri finanziari sui Comuni, nonostante il provvedimento normativo sancisca il principio di invarianza finanziaria”.

Il vicesegretario generale dell’ANCI, Antonella Galdi, ha ricordato che già nella seduta della Conferenza Stato–Città del 5 agosto 2014, a seguito delle ripetute richieste e proposte dell’ANCI, si era formalizzata la necessità di avviare una fase di sperimentazione-assistita per quantificare l’effettivo impatto economico ed organizzativo sul comparto locale originato dal nuovo modello di circolarità anagrafica, avendo l’attenzione di individuare una rosa di Comuni che potesse rappresentare le diverse realtà, sia in termini demografici, sia di sviluppo tecnologico dell’ente, prestando la massima attenzione a coprire circa l’80% del mercato di settore.

Comuni: un archivio anagrafico centralizzato

I rappresentanti ANCI hanno ribadito l’interesse dei Comuni a che l’Anagrafe unica sia realizzata e integri in un’unica sede tutte le funzioni demografiche: stato civile, anagrafe, leva. Con un archivio anagrafico centralizzato i Comuni saranno sollevati dagli obblighi informativi nei confronti della altre PPAA e al contempo sarà semplificato l’accesso dei cittadini alle proprie informazioni, a prescindere dal Comune di residenza.

È pertanto essenziale, conclude la delegazione ANCI, riprendere il dialogo inter-istituzionale per agevolare l’attuazione del progetto, favorendo la migrazione dei Comuni nell’ANPR con azioni mirate di comunicazione e informazione qualificata e definire al più presto un programma di misure di accompagnamento condiviso che assicuri ai Comuni l’assistenza tecnica e la formazione necessarie al cambiamento indotto dal progetto.

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