Al Sud un’iniezione da otto miliardi

Intesa Governo-Regioni sulla revisione dei programmi cofinanziati con l’Unione europea. Per Lombardia, Umbria ed Emilia-Romagna sblocco dei fondi Fas

l 4 Novembre 2011
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Il Governo e le regioni meridionali hanno raggiunto un’intesa sulla revisione dei programmi cofinanziati con l’Unione europea che prevedono un potenziale di risorse fino ad otto miliardi di euro. L’intesa è stata sottoscritta ieri dal Ministro dei rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, e dai governatori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. “L’Italia, al 31 dicembre, non perderà un solo euro – ha assicurato Fitto – di risorse comunitarie”. La rimodulazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013 potrà prevedere anche “la revisione – si legge nel documento – del tasso di cofinanziamento comunitario a condizione che le risultanti risorse nazionali siano vincolate al riutilizzo nel rispetto del principio della territorialità”. Solo in questo caso, dunque, la quota di cofinanziamento italiano si potrebbe ridurre dal 50 al 25%. Inoltre l’intesa prevede che le risorse vengano concentrate su quattro settori d’intervento: istruzione, banda larga, infrastrutture e nuova occupazione. Fitto incontrerà lunedì il commissario europeo responsabile della politica regionale, Johannes Hahn, per sottoscrivere l’accordo. Il ministro ha poi assicurato che, grazie all’intesa raggiunta, “le risorse rimangono sul territorio dove sono state assegnate”. E ha espresso “soddisfazione” per l’accordo definendolo “un passo avanti importante: le risorse non vengono tolte alle regioni meridionali ma vengono rimodulate su obiettivi precisi. Il rischio di perdere queste risorse non esiste”. Soddisfatti i governatori firmatari dell’accordo che hanno voluto sottolineare l’importanza dell’intesa per il Mezzogiorno e lo spirito di collaborazione che ha portato alla firma. Il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi ha sottolineato come questo accordo “sia importante per il Sud e per l’Italia. Il Ministro Fitto ha lavorato bene per arrivare a questa intesa”. Positivo anche il commento del presidente del Molise, Michele Iorio che ha auspicato come questo accordo “frutto del lavoro utilissimo di Fitto, è sulla stessa linea della collaborazione già sperimentata per i Fondi Fas e può e deve essere di esempio”.  Dello stesso tenore le parole del governatore della Puglia, Nichi Vendola che ha ricordato come senza fondi comunitari il Sud rischia il collasso. “Questo accordo – ha sottolineato – rappresenta l’espressione di continuità dell’impegno del ministro Fitto e delle Regioni per realizzare da un lato, la riqualificazione e la velocizzazione della spesa dei fondi Ue e, dall’altro, per mettere in sicurezza le politiche di coesione senza le quali non cresce neanche il Paese. Visto che le risorse nazionali per il Sud negli anni sono sempre diminuite, i Fondi comunitari sono sempre più centrali e senza di loro si rischia il collasso”. Per il presidente della Campania, Stefano Caldoro, infine, “questa è stata una buona giornata per il Sud. Le risorse europee non verranno perse e la cosa importante è che, anche se riprogrammate, verranno destinate interamente al Mezzogiorno”. “Il ritardo è evidente, ma il passo è importante”, ha commentato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. “L’auspicio è che la competenza diventi cassa”, ha aggiunto Errani che ha dato atto al proficuo lavoro svolto dal ministro Fitto, ed ha posto di nuovo una questione di metodo nel rapporto fra Governo e Regioni: “non si può procedere con percorsi unilaterali. Questo purtroppo è l’unico esempio positivo della collaborazione con il Governo – ha detto – e testimonia del senso di responsabilità delle regioni che, nonostante le difficoltà, sono state al tavolo. L’unico modo per governare il Paese è la collaborazione”. Un metodo da usare per risolvere anche altre questioni ancora aperte, come quella del Tpl. Ed è arrivato anche il disco verde definitivo per lo sblocco dei fondi Fas (fondi per le aree sottoutilizzate) per le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Umbria. Si tratta di 714 milioni per la Lombardia, di 241 milioni per l’Emilia Romagna, di 213 milioni per l’Umbria. “Queste sono risorse immediatamente disponibili” ha detto Fitto, “Proseguiremo con lo sblocco dei fondi delle altre Regioni. Lo faremo con tutte”. “Possiamo entrare ora finalmente nella fase operativa di utilizzo delle risorse Fas che consentiranno all’Umbria di poter veder crescere la sua economia e contribuire in questo modo alla ripresa dello sviluppo in un momento difficilissimo”, ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Un passaggio – ha sottolineato – che si è reso possibile grazie alla leale collaborazione istituzionale tra la Regione ed il Ministero per i rapporti con le regioni. Per questo, sento di dover pubblicamente dare atto al Ministro Raffaele Fitto di aver operato con impegno a favore dell’interesse generale”. “La Regione Umbria ha creduto fermamente in questa opportunità – ha aggiunto – e ha voluto contribuire attivamente mettendo a disposizione 40 milioni di euro del bilancio regionale per cofinanziare l’intero pacchetto Fas, portando così ad oltre 253 milioni di euro la dotazione finanziaria che sarà messa a disposizione sia del sistema delle autonomie locali che delle imprese di tutta la regione”. “Obiettivo principale – ha spiegato Marini – sarà quello di mettere in atto azioni per investimenti significativi nel settore ambientale e culturale, delle infrastrutture e dell’innovazione per il sistema delle imprese. In una situazione come l’attuale di grave crisi economica e finanziaria, queste risorse svolgeranno una funzione anticiclica, capace di influire sulla ripresa e sulla crescita economica”.

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