A Cancun un testo per i ministri: saldare accordo 2011

Dopo sei giorni di lavori, la seconda settimana della 16/a Conferenza Onu sul clima (Cop16) in corso a Cancun, in Messico, fino al 10 dicembre, si apre con un testo di preparazione per i ministri e i capi di stato che dovranno trovare un’intesa negli ultimi quattro giorni di summit. Il testo della presidenza invita a una soluzione che si basa sulla saldatura di un forte accordo sul clima il prossimo anno, a Durban, in Sudafrica, la Conferenza ‘simbolo’ del post-Kyoto, visto che si pone alla fine del periodo di validita’ del protocollo salva-clima che prevedeva impegni dal 2008 al 2012 di riduzione dei gas serra per i Paesi industrializzati (solo gli Usa non hanno firmato).
Nel testo scaturito a Cancun, ha spiegato il Wwf Internazionale, si mette in primo piano l’importanza del modo in cui i Governi aumenteranno necessariamente gli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra per fare in modo di raggiungere l’obiettivo di stare al di sotto del riscaldamento di due gradi, limite riconosciuto anche a Copenaghen, oltre il quale il mondo si troverà sotto effetti disastrosi. In tal senso, ha detto il Wwf Internazionale, esiste una proposta di revisione per valutare l’adozione di un obiettivo di crescita a lungo termine della temperatura di 1,5 gradi (e non 2) ma, nella proposta manca, e lo ha sottolineato anche Greenpeace Internazionale, il riconoscimento del divario tra gli impegni e gli obiettivi.
Il testo, anche se ancora con molte opzioni e senza i numeri decisivi, viene considerato ”una buona base per i negoziati” che ora possono entrare nella sostanza. Ancora in piedi il nodo foreste che rischiano di essere ”svendute” e quindi necessitano da parte dei ministri una blindatura ad hoc che assicuri garanzie.
Da parte dell’Onu, i progetti di decisioni concordate a Cancun ”fanno ben sperare”. ”Costituiscono una parte importante delle basi per rafforzare l’azione globale del cambiamento climatico. Essi mostrano chiaramente che i Paesi sono venuti a Cancun, in buona fede per dimostrare al mondo che il processo multilaterale e’ in grado di fornire uno spirito di compromesso, cooperazione e trasparenza”, ha detto Patricia Espinosa, presidente della Conferenza e il Segretario per gli Affari Esteri del Messico.

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