Voucher a maglie larghe nel 2011

Fonte: Italia Oggi

Voucher a maglie larghe per tutto l’anno 2011. Prorogata infatti a fine anno la deroga introdotta dal mille proroghe (fino al 31 marzo) che permette di utilizzare i voucher da parte di tutti i datori di lavoro, in ogni settore produttivo inclusi gli enti locali, nei confronti di lavoratori titolari di part-time o percettori di sostegni al reddito. Prorogata, inoltre, sempre a fine anno la disoccupazione ai lavoratori sospesi e agli apprendisti. Le novità sono previste dagli schemi di dpcm che allungano i termini previsti dal dl n. 225/2010, convertito dalla legge n. 10/2011, all’esame della commissione per la semplificazione e delle commissioni competenti per materia del senato. Voucher per tutti. Due le proroghe sul lavoro accessorio. La prima interessa i lavoratori a part-time. La Finanziaria del 2010 (legge n. 191/2009) ha permesso in via sperimentale per quell’anno la possibilità di impiegare, nell’ambito di qualsiasi settore produttivo, in prestazioni di lavoro occasionale accessorio, i soggetti titolari di contratti di lavoro a tempo parziale. Unica eccezione il divieto di utilizzo dei buoni lavoro presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale, ciò al fine di tutelare l’occupazione regolare e per evitare possibili forme elusive. La seconda proroga riguarda i soggetti percettori di un ammortizzatore sociale. Il loro impiego, che è già stato possibile in via sperimentale per gli anni 2009 e 2010, viene confermato per il 2011 in tutti i settori produttivi. E le loro prestazioni possono svolgersi anche in favore degli enti locali. Le categorie di soggetti che devono intendersi destinatari di questa proroga sono: percettori di prestazioni di integrazione salariale; percettori di prestazioni connesse con lo stato di disoccupazione (disoccupazione ordinaria, mobilità, trattamenti speciali di disoccupazione edili). In questi casi di utilizzo, è previsto un limite massimo dei compensi che, per singolo percettore, è di 3 mila euro per anno solare (diverso e inferiore rispetto a quello fissato in via di principio a 5 mila euro per singolo committente). Resta confermata, inoltre, la condizione per cui i soggetti possono svolgere prestazioni di lavoro accessorio purché siano compatibili con quanto stabilito dall’articolo 19, comma 10, del dl n. 185/2008 (il dl anticrisi) convertito dalla legge n. 2/2009, il quale subordina il diritto a percepire qualsiasi trattamento di sostegno al reddito, previsto dalla legislazione in materia di ammortizzatori sociali, alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (la Did) oppure, a seconda della tipologia di sussidio, a un percorso di riqualificazione professionale. Ammortizzatori sociali. Il milleproroghe, inoltre, contiene una disposizione che proroga per l’anno 2011 l’utilizzabilità delle risorse finanziarie destinate agli ammortizzatori sociali (indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali e ridotti in caso di sospensione dal lavoro), al fine di garantire il trattamento di equivalenza di tali prestazioni a quelle analoghe stabilite a favore dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori in deroga. La disposizione prorogata, in via transitoria, è l’articolo 19, comma 1-ter, del dl n. 185/2008 (già operativa per gli anni 2009 e 2010). In sostanza, la proroga garantisce per tutto l’anno in corso l’incremento dell’indennità di disoccupazione ai lavoratori qualificati sospesi e agli apprendisti. Medici intramoenia. Prorogato a fine anno inoltre la possibilità di esercizio dell’attività libero professionale intramuraria, anche nelle strutture sanitarie non ancora adeguate, da parte delle regioni, con i necessari interventi di ristrutturazione edilizia. Farmaci senza sconto. Sospesa fino al 31 dicembre, inoltre, la possibilità che consente alle aziende farmaceutiche di veder sospesa la riduzione del 5% dei prezzi di alcuni farmaci a fronte del versamento, da parte loro alle regioni, dell’importo equivalente al risparmio derivante dalla riduzione del prezzo. La misura, oltre a consentire alle aziende di combattere il fenomeno cosiddetto delle esportazioni parallele, permette alle regioni di avere nell’immediato una liquidità finanziaria rispetto al verificarsi dei consumi.

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