Unioni civili: ok in Cdm ai decreti attuativi della legge Cirinnà

Il Consiglio dei ministri di sabato 14 gennaio ha approvato, in esame definitivo, i tre decreti legislativi di attuazione della legge sulle unioni civili.
I tre provvedimenti prevedono:
1. disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso;
2. disposizioni per l’adeguamento delle norme dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni alle previsioni della legge sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonché modifiche ed integrazioni normative per il necessario coordinamento con la stessa legge delle disposizioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti e nei decreti già in vigore;
3. disposizioni di coordinamento in materia penale.

Unioni civili, le conseguenze dell’ok

La legge sulle unioni civili (c.d. Legge Cirinnà, legge 76/2016) diviene ora definitiva. Il ministro Orlando afferma: dovranno essere trascritti anche i matrimoni registrati all’estero
Da sabato pertanto, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri dei decreti attuativi, la legge Cirinnà (già operativa) è diventata finalmente “definitiva” in tutti i suoi aspetti, chiarendo punti oscuri e passaggi dubbi. Nessun sindaco d’ora in avanti potrà rifiutare di celebrare una unione omosessuale, o di relegare quell’atto in una sede defilata, negando municipi e sale d’onore, o magari presiedere quella cerimonia senza la fascia tricolore. Perché i decreti attuativi firmati dal ministro della Giustizia, entrano nel dettaglio, spiegando ad esempio che un matrimonio omosessuale avvenuto all’estero, deve essere trascritto in Italia, automaticamente, come unione civile.
Come afferma il quotidiano Repubblica, diviene finalmente disponibile “una griglia tecnica che da tempo i sindaci chiedevano, ma che nello stesso tempo mette al riparo le coppie omosessuali da rifiuti e discriminazioni di comuni che continuano a boicottare in sordina le unioni civili”.

>> Per approfondire consulta anche l’articolo Unioni civili (A.G. 344): il dossier del Servizio studi Senato.

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