Un solo documento per tutto

In arrivo il documento unificato che comprenderà la carta d’identità elettronica e la carta nazionale servizi e costituirà così l’infrastruttura necessaria per offrire tutta una serie di servizi pubblici on line (ivi compresa la tessera sanitaria). Il presidente del Consiglio Mario Monti ha chiesto ai ministri di accelerare i tempi di attuazione. Monti, ha incontrato venerdì scorso i ministri in diverse riunioni anche ‘‘per approfondire alcuni temi di rilevanza per l’attività di governo di questi giornì’ con l’obiettivo di definire l’agenda sulla crescita. Al piano per la crescita, il presidente intende aggiungere anche un altro importante tassello: sollecitare il dialogo aziende-sindacati nella speranza di migliorare la produttività delle imprese italiane. Per questo ha deciso di incontrare anche i sindacati, inizialmente esclusi dal confronto previsto con banche e aziende per discutere del programma dell’Esecutivo sul fronte del rilancio economico. Le riunioni possono essere considerate propedeutiche al Consiglio dei ministri di mercoledì prossimo nel corso del quale, oltre al decreto Balduzzi sulla sanità, ci sarà un’ulteriore messa a punto del cronoprogramma dell’agenda di governo. Per questo i diversi ministri, Grilli (Economia), Passera (Sviluppo), Fornero (Lavoro), Cancellieri (Interni), Severino (Giustizia), Balduzzi (Salute), Giarda (Rapporti con il Parlamento), hanno consegnato al sottosegretario Antonio Catricalà il proprio programma con scadenze precise per i decreti attuativi e calendari per i nuovi provvedimenti. Spetterà a palazzo Chigi riordinare il tutto, selezionando le misure fattibili e accantonando quelle impraticabili. Si stabilirà così l’agenda definitiva, con relativa tempistica, sulla base delle priorità e delle urgenze. Il governo, spiega la nota palazzo Chigi, si impegna a ‘‘dare attuazione effettiva, attraverso il completamento delle misure esecutive richieste, alle decisioni adottate”. La speranza è di farlo proprio nella riunione del 5 settembre. Una delle novità principali, come si diceva, è la convocazione dei sindacati. Era noto infatti che l’Esecutivo avrebbe incontrato le organizzazioni imprenditoriali il 5 settembre, ma non Cigl, Cisl, Uil, Ugl. Che infatti avevano protestato: “Mi aspetto che anche i sindacati siano convocati”, aveva ammonito Raffaele Bonanni, della Cisl. Dietro la decisione di allargare il confronto ai sindacati (pur se in incontri separati visto che saranno ricevuti l’11 settembre a palazzo Chigi), c’è la volontà di rilanciare la palla nel campo delle parti sociali: “Monti – recita il comunicato – ha voluto coordinare con i Ministri interessati le modalità per sollecitare un dialogo che conduca a miglioramenti della produttività nelle imprese, nell’ambito del quadro predisposto dal Governo” con le misure per la crescita e le riforme strutturali. L’idea, insomma, è di rilanciare il dialogo sindacati-imprese sui modelli contrattuali. Nella speranza che le parti sociali trovino da sole – senza cioè ricorrere al sostegno economico dello Stato – modi e forme per adeguare il rapporto fra lavoratori e aziende in modo da rendere piu’ competitive le imprese. Ad esempio attraverso una maggiore flessibilità e sistemi che premino la produttività. Questo senza toccare le riforme già varate, a cominciare da quella del lavoro.

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