Troppi ragazzi abbandonano la scuola: iniziativa della Commissione europea

Nell’Unione europea sono più di 6 milioni i giovani che abbandonano gli studi con al massimo un diploma di terza media. Questi giovani hanno grosse difficoltà a trovare un lavoro e sono più spesso disoccupati e dipendenti dall’assistenza sociale. L’abbandono scolastico precoce (attualmente al 14,4% nell’UE e al 19,2% in Italia) frena lo sviluppo economico e sociale e ostacola il raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione europea di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La Commissione ha approvato ieri un’iniziativa per ridurre entro la fine del decennio a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico.  
José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “L’Europa non può permettersi di fare a meno del contributo che così tanti giovani possono dare alle nostre società e alle nostre economie. Per uscire dalla crisi, dobbiamo valorizzare il potenziale costituito dai giovani europei.”
Androulla Vassiliou, Commissaria europea per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha aggiunto: “Ridurre di un solo punto percentuale il tasso di abbandono scolastico in Europa equivale a creare ogni anno quasi mezzo milione di giovani qualificati in più. Molti paesi sono già riusciti a ridurre il numero dei giovani che lasciano la scuola con basse qualifiche, ma è necessario fare di più.”
La nuova iniziativa della Commissione analizza la situazione dell’abbandono scolastico in Europa, le sue principali cause, i rischi che esso comporta per lo sviluppo dell’economia e della società e propone modi per affrontare più efficacemente il problema.
La proposta di raccomandazione del Consiglio contiene una serie di linee guida che potranno aiutare gli Stati membri a predisporre politiche ampie e realistiche di riduzione dell’abbandono scolastico.

La situazione in Europa
Il tasso medio UE di abbandono scolastico è attualmente del 14,4%, ma questo dato nasconde notevoli differenze tra i paesi:

  •  Sette Stati membri hanno già raggiunto il traguardo del 10%: Austria, Repubblica ceca, Finlandia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia.
  • In tre Stati membri la percentuale è superiore al 30%: Malta, Portogallo e Spagna.
  • In quasi tutti i paesi il tasso è sceso rispetto al 2000.
  • In alcuni paesi che presentano un tasso elevato la riduzione è stata significativa: Romania, Malta, Italia, Cipro e Portogallo.

Notevoli progressi sono stati compiuti anche da paesi in cui il tasso di abbandono era basso già all’inizio del decennio: Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Polonia.
Anche se vi sono caratteristiche comuni, la situazione varia secondo gli Stati membri anche per quanto riguarda i gruppi più interessati dal fenomeno, il livello di istruzione raggiunto dai giovani che abbandonano gli studi e il loro status occupazionale. 

Come affrontare il problema
Il problema dell’abbandono scolastico è complesso e a risolverlo non bastano le sole politiche dell’istruzione. Strategie efficaci devono includere anche le politiche della gioventù e le politiche sociali ed essere adattate alle condizioni locali, regionali e nazionali. Devono articolarsi in misure di prevenzione, di intervento e di compensazione.

  • La prevenzione dell’abbandono scolastico deve cominciare il più presto possibile, offrendo agli alunni un sostegno all’apprendimento ed evitando condizioni che possono portare all’abbandono della scuola, come le bocciature e la mancanza di un aiuto adeguato agli alunni di madrelingua diversa.
  • Le misure di intervento devono far fronte in modo rapido ed efficace alle difficoltà  che si  manifestano, come l’assenteismo e i cattivi risultati scolastici.
  • Le misure di compensazione servono a offrire una “seconda opportunità”, mediante classi speciali o dando ai giovani adulti la possibilità di reinserirsi nella scuola e di seguire una formazione.

Una migliore cooperazione tra i paesi dell’UE, lo scambio di buone pratiche e un uso più mirato dei finanziamenti europei potranno contribuire a dare una soluzione al problema.

Le prossime tappe
Le proposte della Commissione saranno discusse dai ministri dell’istruzione nella riunione del Consiglio che si terrà a Bruxelles dal 2 al 4 maggio. Gli Stati membri saranno invitati ad adottare entro il 2012 strategie globali basate su questo quadro e a metterle in atto nei rispettivi programmi nazionali di riforme.
La Commissione, da parte sua, destinerà risorse del programma per l’apprendimento permanente e del programma quadro di ricerca alla ricerca di modi innovativi per affrontare il problema e attraverso il Fondo sociale europeo contribuirà al finanziamento di misure nazionale e regionali dirette a ridurre l’abbandono scolastico.
>> Comunicazione della Commissione “La lotta contro l’abbandono scolastico precoce: un contributo decisivo all’agenda Europa 2020”, 31 gennaio 2011

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