Trasporto locale: spunta il «lodo» Lombardia

Fonte: Il Sole 24 Ore

ROMA – Il decreto, come anticipato ieri, sarebbe bell’e pronto. E senza supertassa sui Suv. Per restituire alle regioni i tagli da 425 milioni per il 2011 al trasporto pubblico locale, il governo punta a seguire una doppia strada: la conferma dell’impegno preso a dicembre con una norma ad hoc nel decreto legislativo sul federalismo fiscale, affondando la copertura delle risorse al decreto legge omnibus da tempo in preparazione e atteso in Consiglio dei ministri nelle prossime settimane. Ma in questo grande lavorio che da tempo spacca governo e regioni e che ha lasciato nel pantano i lavori della bicameralina, ecco che ieri all’improvviso è spuntato il “lodo Colozzi”, l’assessore lombardo al bilancio che è anche coordinatore di tutti gli assessori di settore regionali. Ed era un po’ il classico “uovo di Colombo”. Perché tutto era già scritto nell’intesa del 16 dicembre tra governo e regioni, il lasciapassare dei governatori all’intesa sul federalismo fiscale. L’intesa, spiega infatti Romano Colozzi, era chiarissima e senza equivoci: la disponibilità delle risorse tagliate per il 2011 al trasporto pubblico locale era già indicata nel riferimento alla legge di stabilità per il 2011, approvata prima dell’intesa del 16 dicembre scorso. «Non serve cercare altrove la soluzione è già scritta», afferma Colozzi. La legge di stabilità in sostanza (al comma 29 del primo articolo) assegna 1 miliardo in più da destinare agli ammortizzatori sociali. E non a caso la successiva intesa sul federalismo fiscale con i governatori a quella norma si richiama esplicitamente: «Il reintegro (dei fondi per il trasporto locale, ndr) – si legge – è effettuata con le modalità previste dal comma 29, secondo periodo, dell’articolo 1 della legge di stabilità per l’anno 2011». Basterebbe un semplice decreto ministeriale di concerto tra i ministri dell’economia e del Lavoro, è convinto Colozzi, e la quadratura del cerchio sarebbe bell’e fatta. Oggi nel vertice con Calderoli ci sarà forse la risposta del governo, Tremonti permettendo naturalmente.

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