Teleriscaldamento: 65 chilometri di rete a Parma

La battaglia per abbassare i livelli di inquinamento in città passa anche attraverso l’estensione della rete di teleriscaldamento, come dimostrano alcuni cantieri avviati lungo le strade di Parma durante i mesi estivi. Attraverso un articolato sistema di tubazioni sotterranee, il teleriscaldamento permette di portare il calore prodotto in una o più centrali all’interno delle abitazioni, riducendo così la presenza di camini sui tetti delle case, e di conseguenza anche le emissioni di sostanze inquinanti nell’aria.  
Attualmente sono 65 i chilometri di rete di teleriscaldamento già realizzati, che diventeranno 67 entro la fine del 2010, quando verranno posate altre tubazioni nella zona Nord della città. 
Questi cantieri riguarderanno via Paradigna, dove verrà realizzato un primo tratto di tubazione di circa 2 chilometri, che collegherà il Polo Ambientale Integrato (Pai) alla rete di distribuzione cittadina. 
Con la realizzazione dell’intera tubazione di collegamento e l’avvio del Pai, si sposterà la produzione di energia termica dalle attuali centrali di via Lazio e strada Santa Margherita allo stesso Pai. 
Le centrali di via Lazio e strada Santa Margherita diverranno, con l’avvio del termovalorizzatore, centrali di integrazione e soccorso. «Sviluppare la rete di teleriscaldamento in città significa acquisire molti vantaggi – spiega Cristina Sassi, assessore comunale all’Ambiente – prima di tutto la cogenerazione permette la produzione combinata di energia e calore, aumentando l’efficienza energetica complessiva con un notevole risparmio di combustibile. Inoltre, con l’assenza della caldaia domestica si abbattono tutti i rischi di cattivo funzionamento e ovviamente non si producono fumi inquinanti, quindi si ottiene aria più pulita grazie alle minori emissioni di gas climalteranti e inquinanti. E’ risaputo, infatti, che il riscaldamento domestico è responsabile del 30 per cento di inquinamento della l’aria che respiriamo».
Nel corso del 2010, lo sviluppo della rete di teleriscaldamento ha interessato le seguenti zone o strade della città: via Leonardo da Vinci, via Sidoli, via Nenni, via Budellungo, il nuovo quartiere Sant’Eurosia, viale Piacenza e la nuova sede Efsa, il collegamento tra la sede Efsa e via Reggio, via Carducci, via Mazzini e piazza Garibaldi. Nel sistema di distribuzione adottato a Parma, il circuito di riscaldamento degli utenti finali è separato dalle tubature della rete da uno scambiatore di calore, il che comporta una serie di vantaggi significativi: consente di utilizzare componenti standard  e riduce drasticamente i costi di investimento e manutenzione con l’eliminazione della caldaia individuale o condominiale.

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